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mercoledì 26 agosto 2009

ARRIVI MA NON PRESENZE
VICENZA TURISTICA NON SI SMUOVE
DAL “MORDI E FUGGI”

L’effetto d’urto del cinquecentenario palladiano e, soprattutto, della Mostra dedicata al grande architetto allestita in città ed esportata all’estero, è tuttora presente e fa arrivare in città quei turisti che, altrimenti, non avrebbero inserito Vicenza tra le città d’arte da visitare. Spesso, infatti, a passeggiare per le vie del centro storico sono piccoli gruppi, visitatori che al massimo hanno al seguito la famiglia o gli amici e che negli ultimi tempi hanno sentito parlare del Palladio e delle sue mirabili creazioni. Fortunatamente l’eco mediatico produce il suo effetto benefico e attenua in parte quello negativo dovuto della crisi in atto. Fatto sta che si tratta sempre del solito turismo “mordi e fuggi” e che ancora sono troppo pochi i gruppi organizzati in comitiva che decidono di soggiornare in città almeno per qualche giorno. La conferma arriva da Patrizia Muroni, presidente dell’Associazione provinciale guide turistiche autorizzate della Confcommercio di Vicenza. “Il calo delle presenze turistiche è avvertito un po’ ovunque come conseguenza delle difficoltà economiche provocate dalla crisi, crisi che tocca sia le famiglie italiane che quelle dei paesi esteri - spiega la presidente Muroni -. Ad agosto, in particolare, i visitatori possono essere diminuiti anche a causa del grande caldo, che a più di qualcuno ha fatto rinunciare al giro in città, suggerendo invece di rimanere a godersi l’aria di mare, montagna o lago delle nostre rinomate località venete”. Nonostante tutto però Vicenza pare non soffrire di più delle altre città d’arte, probabilmente per effetto dell’eco “palladiano” di cui si diceva. Stando infatti ai dati diffusi in questi giorni da Unioncamere del Veneto e riassunti nella “Relazione sulla situazione economica del Veneto nel 2008”, Vicenza è risultata la provincia che più di tutte, nel 2008, ha goduto di un andamento turistico particolarmente vivace, scaturito essenzialmente da due grandi eventi proposti ovvero, oltre alla mostra sul Palladio, l’81 raduno degli alpini a Bassano. A conti fatti, l’avanzamento rispetto al 2007 è stato del 10% per gli arrivi e del 7,7% per le presenze. Bei numeri, non c’è che dire, ma difficilmente confermabili nel 2009. “Il fatto è – continua la presidente delle guide turistiche – che comunque molti degli arrivi sono catalogabili nel solito “mordi e fuggi”. Purtroppo per Vicenza si continua sempre parlare di “arrivi” non di presenze o affluenza turistica, e questo per l’incapacità di veicolare in città e in provincia i grandi flussi turistici, nonostante si abbia a disposizione un patrimonio architettonico unico e un insieme, fatto di ambiente collinare, tradizioni paesane, cultura enogastronomia, altrettanto invidiabile”. Palladio, quindi, da solo non basta per far rimanere i turisti in città e per entrare in un vero circuito che faccia di Vicenza una meta non più di passaggio, ma una città che fa richiamo da sé. “A mio avviso – dice Patrizia Muroni - manca totalmente quel “contorno” di accoglienza e di attrattive che diventano motivo per i visitatori di rimanere sul nostro territorio. Faccio un esempio: in questi giorni afosi di agosto ho accompagnato un gruppo di turisti alla “rituale” quanto imperdibile visita al Teatro Olimpico; usciti, ci siamo diretti in Piazza dei Signori che ora, senza le imbracature della Basilica, riserva un colpo d’occhio emozionante. Poi il giro è continuato ammirando l’esterno di alcuni bei palazzi del centro. Infatti, la Pinacoteca è in questi giorni inaffrontabile poiché manca l’impianto di condizionamento dell’aria; Santa Corona non è accessibile per i restauri in corso e i quadri spostati al Museo Diocesano che però nella settimana di Ferragosto era chiuso. La Cappella Valmarana, altro gioiellino palladiano, non è certo in condizioni “visitabili”. La Cattedrale chiusa per restauro… Quindi, a tutto il gruppo, fra l’altro entusiasta della nostra bella città, non è rimasto che bere qualcosa di fresco in un bar e risalire in pullman”. “Dobbiamo perciò – conclude la presidente delle guide turistiche Muroni – lavorare ancora molto sul fronte dell’accoglienza e su quanto offrire ai visitatori in città. Certo è che quando saranno conclusi i vari restauri ora presenti in città le cose miglioreranno. Ma è necessario creare le motivazioni per far rimanere i turisti a Vicenza e l’unica via è quella di creare degli eventi che attirino l’attenzione. In questo, la recente Mostra sul Palladio allestita in città, che ha richiamato quasi 100mila visitatori, ne è un valido esempio. Nel nostro piccolo, come associazione provinciale guide turistiche Confcommercio, stiamo pensando di organizzare alcune iniziative di accoglienza e dei piccoli tour gastronomici alla scoperta delle specialità locali, in collaborazione con le altre associazioni di categoria della Confcommercio, anche seguendo i suggerimenti forniteci dagli stessi turisti. Per la promozione delle iniziative utilizzeremo soprattutto la rete Internet e il sito www.vitourism.it. E poi continueremo a lavorare nella speranza che Vicenza, ricordiamolo, iscritta nel patrimonio mondiale dell’Unesco, acquisti sul serio un ruolo rilevante ed esca definitivamente dai margini del turismo veneto dove oggi è relegata”.
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