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giovedì 16 aprile 2009

SI DEI COMMERCIANTI ALL’ESPERIMENTO DEL PATTO PER LA MOBILITA’ E LO SVILUPPO DEL CENTRO STORICO MA TUTTE LE MISURE IPOTIZZATE VANNO ATTUATE CONTEMPORANEAMENTE

Il cosiddetto “Patto di Mobilità per lo sviluppo del centro storico”, che l’Amministrazione comunale di Vicenza vuole al più presto stringere con i residenti, i commercianti e lavoratori, è stato il tema principale di discussione del primo, operativo, Consiglio della Sezione territoriale 1 dell’Ascom – Confcommercio, dopo il rinnovo delle cariche.
Ad aprire i lavori dell’incontro, che si è tenuto ieri sera (mercoledì 15 aprile) nella sede dell’associazione, è stato il presidente Matteo Trevisan, sottolineando l’importanza di capire e valutare con attenzione i progetti del Comune in merito all’allargamento della zona a traffico limitato, agli interventi sui parcheggi e, in generale, all’accessibilità del centro storico.
Durante la discussione, iniziata a dire il vero con qualche perplessità sulle modalità e gli obiettivi del piano, è comunque emersa la considerazione comune sul fatto che attualmente i parcheggi a rotazione (strisce blu) non riescono nei fatti a sopperire alla necessità di chi in centro storico viene per shopping o per sbrigare commissioni negli uffici. “Il problema – spiega il presidente Trevisan - sta nella presenza, senza limiti di tempo durante la giornata, di un numero considerevole di veicoli abbonati, di proprietà di residenti o lavoratori, i quali vanno ad occupare praticamente il sessanta per cento degli spazi che dovrebbero essere a disposizione ad esempio dei clienti. La soluzione prospettata dal Comune va nella giusta direzione, vale a dire liberare un congruo numero di posti destinati alla sola rotazione, senza penalizzare, anzi agevolando, la sosta in altre aree di residenti e dipendenti delle aziende con sede in centro storico”.
L’idea della Giunta Variati è infatti quella di creare un anello circolare di sosta a rotazione appena fuori dalle mura duecentesche: 520 posti blu che andrebbero a sommarsi agli 880 già garantiti nei park e totalmente a disposizione, anche, di chi in centro ci viene per fare acquisti nei negozi.
Ai residenti verrebbe garantita la sosta nella Ztl allargata e negli altri stalli fuori dalla zona a traffico limitato, ad esclusione della circolare periferica.
Dove i commercianti, per ora, si mantengono prudenti, pur manifestando interesse alla novità, è nella rivoluzione del sistema dei trasporti pubblici, con la creazione di due circolari attorno al centro storico, l’una più a ridosso delle mura e l’altra più periferica. L’ipotesi punta, chiaramente, su un cambio delle abitudini dei vicentini, i quali dovrebbero capire che è molto più comodo e conveniente lasciare l’auto distante dal centro e salire sui mezzi pubblici per spostarsi in città, piuttosto che intraprendere delle “gimkane” tra le viuzze attorno alla Ztl confidando nella fortuna di trovare un posto auto. “Questa ipotesi può funzionare – così riassume il presidente Matteo Trevisan quanto emerso dal Consiglio della Sezione 1 dell’Ascom – se l’amministrazione trova la giusta alchimia tra prezzi, celerità e comodità del servizio di trasporto pubblico e soprattutto se tutte le misure ipotizzate vengono messe contemporaneamente in campo. Solo in questo modo la circolare, unita all’utilizzo dei parcheggi di interscambio, può trasformarsi in una vera opportunità per chi deve recarsi in centro. Tra le righe del progetto predisposto ci sembra di vedere proprio questa impostazione e non invece un tentativo, che sarebbe deleterio, di disincentivare l’arrivo in centro con un aumento dei costi dei posteggi o altro. Certo, serve una sperimentazione per capire se tutto il meccanismo, una volta a regime, potrà realmente trasformarsi, com’è nelle intenzioni, in un volano per rivitalizzare il cuore della città. Ogni cambiamento ha i suoi rischi, ovvio, allo stesso tempo siamo però coscienti che non è possibile lasciare le cose come stanno”.
Sul prospettato allargamento della zona a traffico limitato il consiglio della Sezione 1 dell’Ascom non alza barricate “perché – dice Trevisan – questa ipotesi è inserita in un piano organico di mobilità e sviluppo del centro storico e dunque non è fine a sé stessa. Anzi, estendere la Ztl a sud, includendo le vie Busa San Michele, Paolo Lioy e S. Apostoli ed in prospettiva in via San Biagio può essere una premessa per valorizzare queste aree di pregio, finora penalizzate dal traffico”.
Il Comune, dunque, incassa dalla Confcommercio di Vicenza il primo, seppur prudente, sì alla proposta di un patto tra residenti, commercianti e lavoratori per il rilancio del centro storico. Anche se la richiesta definitiva uscita dal Consiglio è quella di concordare, di volta in volta, le modifiche da introdurre, di valutarne l’impatto sulla città e di studiare assieme i correttivi utili ad ovviare gli eventuali “effetti collaterali” certamente causati dal cambiamento. Tutto ciò anche alla luce dei pareri e le proposte che emergeranno in una prossima assemblea sull’argomento, che si terrà in Confcommercio e alla quale saranno invitati tutti i commercianti del centro.
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