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APRIRE UN PUBBLICO ESERCIZIO: INFORMAZIONI E REQUISITI

 

APRIRE UN PUBBLICO ESERCIZIO: INFORMAZIONI E REQUI (Art. corrente, Pag. 1, Foto immagine titolo)

Vuoi aprire un bar, un ristorante, una pizzeria? Il team di Confcommercio Vicenza ti guiderà nello sviluppo della tua idea imprenditoriale.  

Dopo una prima consulenza gratuita, in cui analizzeremo insieme il tuo progetto e valuteremo le opportunità di crescita, ti forniremo tutti gli elementi necessari per avviare la tua attività.

Non basta, infatti, avere la passione per questo mestiere, per aprire una locale: serve anche possedere determinati requisiti personali e professionali e seguire alcune procedure burocratiche.

Inizia a dare forma al tuo sogno con questa breve guida con i passi da compiere per aprire un pubblico esercizio.

 

 

 

 

  • I REQUISITI DI LEGGE

Partiamo dai requisiti previsti per legge: la norma prevede che chi vuole aprire un esercizio per la somministrazione di alimenti e bevande sia in possesso di requisiti morali e professionali.

I requisiti morali hanno a che fare con eventuali condanne con sentenza passata in giudicato: se sei in questa situazione allora ti conviene informarti, perché non è detto che tu possa aprire un pubblico esercizio.

  • I REQUISITI PROFESSIONALI

APRIRE UN PUBBLICO ESERCIZIO: INFORMAZIONI E REQUI (Art. corrente, Pag. 1, Foto immagine titolo)Vediamo invece ora quali sono i requisiti professionali per aprire un bar, un ristorante, una pizzeria o in generale un locale. Questo lavoro, infatti, implica l’acquisto, la conservazione e la lavorazione di alimenti e, dunque, è fortemente connesso con la salute dei clienti. Da qui la necessità di dimostrare il possesso di un’esperienza precedente, o di essere formato e, dunque, in grado di garantire salubrità e sicurezza a chi entra nel tuo locale per mangiare e bere.

Sono molte le possibilità per dimostrare il possesso dei requisiti professionali, noi ti indichiamo quelle più comuni: aver lavorato per 2 anni (anche non continuativi) negli ultimi 5 anni in aziende del settore alimentare o della somministrazione come dipendente (ad esempio dipendente qualificato addetto alla vendita o all’amministrazione o alla preparazione degli alimenti, tenendo conto delle limitazioni relative al livello di inquadramento); socio lavoratore o collaboratore familiare; oppure possedere un titolo di studio di scuola media superiore o universitario abilitante (ad esempio “tecnico dei servizi di ristorazione” o “scienze e tecnologie alimentari”); o ancora aver frequentato un corso di abilitazione professionalizzante (ex Rec) come quelli proposti da Esac Formazione, la struttura formativa di Confcommercio Vicenza, e aver poi superato l’esame di abilitazione regionale.

  • DOVE APRIRE IL LOCALE

Se sei in possesso dei requisiti richiesti è il momento di affrontare il capitolo delle autorizzazioni. Prima però ti sarai sicuramente posto la domanda: dove apro il mio pubblico esercizio?

Spetta a te decidere dove aprire l’attività, ma tieni conto che la localizzazione è di fondamentale importanza: va valutato attentamente il contesto (presenza di importanti siti lavorativi, zone frequentate da studenti, percorsi turistici, ecc) oltre alla presenza di eventuali limiti o vincoli territoriali da parte del Comune nel caso in cui non subentri in attività già preesistente, ma apri invece un nuovo locale.

Ai Comuni è stata data, infatti, la possibilità di programmare dove possono sorgere nuovi pubblici esercizi e dunque di escludere determinate aree. Devi poi verificare che l’immobile abbia i requisiti urbanistici, edilizi e catastali necessari, che sia quindi un immobile destinato ad attività commerciale.

  • LE AUTORIZZAZIONI NECESSARIE

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Ed ora apriamo il capitolo burocrazia: quali autorizzazioni devo ottenere per aprire un bar, una pizzeria, un ristorante?

Se il Comune non ha posto limitazioni, è sufficiente effettuare una comunicazione telematica al Comune stesso, chiamata SCIA (Segnalazione Certificata Inizio Attività). La SCIA è un’autodichiarazione del possesso dei requisiti e del fatto che il locale dove si svolge l’attività è a norma secondo le prescrizioni sanitarie.

E se io subentro ad un’attività già esistente? La SCIA va inviata lo stesso, perché la responsabilità delle autodichiarazioni è in capo al nuovo titolare dell’attività. Prima di inviare la SCIA è essenziale essere certi che il locale dove si svolge l’attività sia in regola con tutte le norme igienico- sanitarie. Il Comune, infatti, appena riceve la comunicazione di inizio attività di un pubblico esercizio, è obbligato ad informare il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Azienda Sanitaria Locale competente per territorio.

Inoltre è necessario informare anche altri enti: la Camera di Commercio, l’Agenzia delle Entrate per l’apertura della partita Iva, in alcuni casi l’Inail per l’assicurazione contro gli infortuni, l’Inps per la previdenza, ecc.

Infine, veniamo ad un’altra autorizzazione che è essenziale avere se vuoi aprire un pubblico esercizio: la licenza ”fiscale” (chiamata anche “licenza UTF”) per la vendita di bevande alcoliche. Questa autorizzazione va richiesta e viene rilasciata dall’Agenzia delle Dogane della provincia di riferimento.

Immaginiamo che il tuo locale abbia un'insegna o una targa esterna, magari illuminata da faretti, oppure tu voglia posizionare dell’arredo per abbellire l’esterno, o ancora mettere qualche tavolino all’esterno ampliandoti in un così detto plateatico su area pubblica. In questo caso ti serve un’autorizzazione amministrativa ed è dunque meglio consultare i vari regolamenti in vigore nel tuo Comune (edilizio, di occupazione del suolo pubblico, di arredo e decoro urbano o quant’altro) prima di procedere, presentando le eventuali istanze. Anche radio e televisori eventualmente presenti all’interno del locale vanno regolarizzati tramite specifici abbonamenti RAI e SIAE/SCF.

  • GLI ORARI DA RISPETTARE

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Ora sei pronto ad aprire? Ti chiederai se hai degli orari da rispettare o dei giorni di apertura e chiusura obbligatoria. La risposta è “no”, perché le varie normative intervenute negli anni hanno liberalizzato orari e giorni di apertura. Tuttavia, potrebbero esserci delle restrizioni per qualche ordinanza emessa dal Sindaco del Comune e, dunque, il consiglio è di verificare se ci sono disposizioni in merito per non incorrere in infrazioni.

Una volta scelto l’orario, ricordati di comunicarlo al sindaco (già con la SCIA iniziale) e di esporlo con un cartello al pubblico: è un obbligo da rispettare.

Attenzione: non devi confondere l’orario di apertura al pubblico con quello di somministrazione di bevande alcoliche, perché in questo caso esiste un divieto (dalle ore 3.00 alle 6.00 del mattino) e spesso esistono ulteriori disposizioni restrittive dei Comuni.

Non è invece un obbligo rispettare un turno di chiusura settimanale: puoi cioè rimanere aperto anche 7 giorni su 7.

  • GLI ADEMPIMENTI IN MATERIA DI SICUREZZA

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Non meno importanti sono gli adempimenti in materia di sicurezza. Se hai dipendenti, o comunque l’attività è gestita tramite impresa societaria, sarai obbligato alla redazione del DVR (Documento Valutazione Rischi) prima di iniziare l’attività e dovrai sostenere i relativi corsi obbligatori in materia di primo soccorso e antincendio.

Siamo dunque arrivati alla fine della nostra breve guida, con la quale abbiamo voluto accompagnarti all’apertura del tuo bar, ristorante, pizzeria attraverso le normative in vigore. C’è, ovviamente, molto altro dal punto di vista legislativo: norme che regolano l’esposizione dei prezzi e dei menu, l’informazione sugli allergeni, l’installazione degli apparecchi da gioco, l’organizzazione di spettacoli dal vivo… Tutte regole che potrai approfondire con l’aiuto dei collaboratori di Confcommercio Vicenza.

 

 

  • STUDIO DI FATTIBILITÀ ECONOMICA D’IMPRESA & BUSINESS PLAN

Va da sé che non basta essere in regola con norme, comunicazioni e autorizzazioni perché un locale funzioni. Prima ci deve essere un approfondito studio sulla sostenibilità economica del progetto di business. La squadra di Confcommercio Vicenza è a tua disposizione per preparare uno studio di fattibilità economica d’impresa durante la prima consulenza gratuita.

Si tratta di valutare insieme a te il potenziale ritorno economico dell’investimento, attraverso delle previsioni di ricavi e costi futuri. In questo modo, comprenderemo se la tua iniziativa è sostenibile nel tempo e, quindi, se ha senso compiere il passo decisivo.

Se decidi di affidarti a noi, inoltre, realizzeremo insieme un completo business plan per valutare le potenzialità di mercato del tuo pubblico esercizio: analizzeremo non solo quale potrebbe essere l’interesse dei consumatori per il tuo locale, ma anche la concorrenza esistente in zona, la facilità di accesso alla tua attività, l’appeal della location e, in generale, tutto ciò che serve per darti le soddisfazioni economiche che vuoi ottenere.

Se vuoi aprire un ristorante, una pizzeria, un bar, un aiuto concreto lo puoi trovare grazie allo Sportello Apri un’Impresa di Confcommercio Vicenza, che potrà aiutarti ad acquisire tutte le conoscenze e le informazioni necessarie, oltre che offrirti una serie di convenzioni in grado di abbattere i costi della tua attività.

Inoltre in Confcommercio Vicenza potrai trovare anche un supporto per reperire i fondi necessari a sostenere le spese di avvio e quelle per il primo periodo di gestione. Grazie al servizio offerto dall’Associazione, tramite Fidi Impresa & Turismo Veneto, potrai ottenere un aiuto nella ricerca della migliore forma di finanziamento, oltre che delle condizioni più favorevoli, sfruttando, nel contempo, eventuali agevolazioni e contributi che possano essere disponibili al momento della richiesta.



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