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martedì 06 marzo 2012

STRISCE BLU IN CENTRO STORICO: TARIFFE SPROPOSITATE CHE SCORAGGIANO
GLI ACQUISTI QUOTIDIANI
Costa più il parcheggio che un litro di latte o il giornale. Confcommercio Vicenza chiede un incontro al Sindaco per rivedere le tariffe, prevedendo il frazionamento progressivo dell’importo da pagare rispetto alla durata della sosta
Comunicato del 6 marzo 2012

Non smettono di arrivare agli uffici della Confcommercio di Vicenza,  le segnalazioni sul caro parcheggi in centro storico e il conseguente calo di accessi alle zone commerciali. In sostanza, da quando il Comune di Vicenza ha aumentato le tariffe della sosta, in centro storico ci va meno gente. Con la particolarità che in alcune vie centrali, come Viale Milano, Corso SS. Felice e Fortunato, ecc., dove ci sono negozi di alimentari, giornalai, tabaccherie, panetterie, frutta e verdura, bar, vale a dire attività economiche per le quali il cliente necessita di parcheggiare l’auto per 10-15 minuti al massimo, la tariffa minima per la sosta è di 2 euro. Dal 1 febbraio scorso, infatti, chi parcheggia nelle strisce blu, anche solo per pochi minuti deve necessariamente pagare la tariffa minima di un’ora, che va da 0,60 euro per gli stalli più periferici (ad esempio zona Ospedale) a 2,50 euro per i posteggi centralissimi (ad esempio in Piazza delle Erbe). “Nello stabilire tariffe e modalità il Comune ha unicamente ragionato con la logica della cassa, senza pensare alle reali conseguenze - spiega Matteo Trevisan, presidente del Sezione 1 Confcommercio -. Ciò che sta succedendo, ed è sotto gli occhi di tutti, è che gli accessi in città sono diminuiti, sulle strisce blu ci sono sempre meno auto parcheggiate, mentre  nei cittadini si fa largo l’idea che andare in centro costa. Ma in questo modo il centro muore, altro che rivitalizzazione e miglioramento della vivibilità. Si fa semplicemente gioco ai grandi centri commerciali e ipermercati  dove parcheggiare è sempre possibile e a costo zero”.
A ben guardare è davvero uno sproposito dover spendere, come succede in Corso S. Felice,  2 euro per sostare con l’auto il tempo necessario ad acquistare un quotidiano (costo 1,20 euro) o un litro di latte (attorno ad 1,30 euro di un litro) o  bere un caffè (1,10 euro).
Alla luce delle varie problematiche segnalate agli uffici della Confcommercio di Vicenza dai negozianti ed esercenti, che puntano il dito soprattutto sulla mancanza di un sistema equo di regolamentazione della cosiddetta “sosta breve” sulle strisce blu,  l’Associazione di via Faccio ha chiesto formalmente al Sindaco Variati di fissare un incontro per valutare la possibilità di rivedere le tariffe degli stalli blu, prevedendo il frazionamento progressivo dell’importo da pagare rispetto alla durata della sosta e l’eliminazione dell’obbligo di anticipare la cifra per l’intera ora. “La nostra proposta – spiega il presidente Trevisan – punta ad agevolare la fermata davanti ai negozi  per quei clienti che devono fare acquisti veloci, favorendo un’alta rotazione dei posti. Pensiamo, quindi, ad una tariffa che va progressivamente ad aumentare in base all’effettivo utilizzo del parcheggio sulle strisce blu, a partire da un tempo minimo di 15-20 minuti. In questo modo, oltre a tariffe più eque per tutti, verrebbe meno lo svantaggio a carico di tutte quelle attività che si trovano a ridosso degli stalli blu, in cui si deve come minimo pagare la tariffa di parcheggio per un’ora intera. Francamente, credo anche che la somma così frazionata possa servire da disincentivo alla prassi del  “rischiare ”, che fa si che più di qualcuno lasci comunque l’auto sulle strisce blu per qualche minuto, magari con le frecce lampeggianti e con la speranza che non ci sia un vigile nei paraggi che controlli il regolare pagamento del ticket. Alla fine le tariffe senza eccessi e decisamente più eque favorirebbero anche le casse del Comune”. 

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