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lunedì 01 agosto 2011

“IL CONTAMESI” DEL 1. AGOSTO 2011
L’ASSICURAZIONE PER IL RISCHIO ALLUVIONE PUÒ ESSERE UNA VALIDA SOLUZIONE, MA NON PUÒ E NON DEVE SOSTITUIRE GLI INTERVENTI CHE LO STATO DEVE GARANTIRE
Comunicato del 1. agosto 2011

Il “Contamesi” della Confcommercio di Vicenza del 1. agosto evidenzia la manutenzione e pulizia dei corsi d’acqua da parte degli enti preposti, ma non l’inizio delle grandi opere, quelle per intenderci che tutti indicano come le uniche in grado di limitare concretamente il rischio di esondazioni dei fiumi a Vicenza e nei comuni già colpiti dall’alluvione del 1 novembre 2010.
Non segnala la messa in cantiere di nessuno di questi interventi fondamentali, semplicemente perché, al di là delle tante parole, non si vede concretamente l’avvio di nessun cantiere. Il motivo principale è che siamo in un periodo di vistosa carenza di risorse da parte dello Stato e quindi, mancano, o ce ne sono solo in parte, i fondi per realizzare queste opere,  come il bacino di espansione a Caldogno per il Timonchio-Bacchiglione e la cassa di Trissino per l’Agno-Guà. Il governatore del Veneto, Luca Zaia nella sua veste di commissario per l’alluvione, ha dichiarato di recente che questi due progetti in territorio vicentino sono vicini alla realtà, nel senso che sono a livello di progetto definitivo o preliminare, il che vorrebbe dire aver risolto anche le questioni sugli indennizzi ai proprietari dei relativi terreni, altro motivo di rallentamento alla loro realizzazione.
Nel frattempo, considerato che nulla sarà immediato e che quindi il rischio di “andare sotto acqua” rimane tale e quale, il governatore Zaia ha invitato le compagnie assicurative a mettere a punto polizze specifiche contro i danni provocati da catastrofi naturali e atmosferiche. Lo scopo dell’iniziativa è quello di avvicinare i cittadini a forme di aiuto reale, tenuto conto che, nel caso, si potrà sempre meno contare su risorse e indennizzi pubblici. In pratica, un suggerimento ai cittadini  di assicurarsi contro il rischi di catastrofe ambientale, alluvione compresa. “E’ una soluzione, facile e parziale – dichiara in merito Sergio Rebecca, presidente della Confcommercio di Vicenza - ma non la soluzione che vorremmo sentire caldeggiata dal Governatore Zaia. Quello che va necessariamente fatto, e che vorremmo vedere cadenzato da tempi di esecuzione certi, sono le opere che il territorio e i cittadini chiedono per vivere nelle proprie case e nelle proprie attività con tranquillità. Basta guardare che cosa sta succedendo nella zona tra contrà XX Settembre, via IV Novembre e Piazza Matteotti dove un acquazzone è in grado si allagare strade e negozi! Perché urgentemente non si va a mettere mano, con manutenzioni adeguate e alla rete  fognaria? Che soluzioni stiamo offrendo a questi cittadini, stipulare assicurazioni ad hoc?”          
“Ricordiamoci – continua Rebecca - che le assicurazioni assicurano i rischi, non le certezze, per cui non è detto che siano disponibili alla copertura, né che queste polizze coprano del tutto il danno. Al di là del loro costo, va tenuto conto che franchigie, scoperti e limiti massimo di rimborso, possono incidere molto sull’entità delle somme recuperabili e, quindi, sull’efficacia della copertura del rischio. E questo ancor più se a chiedere di essere assicurati sono le imprese e cittadini che già hanno subito dei danni a seguito dell’alluvione o che vivono in zone a forte rischio di esondazione.  L’assicurazione, quindi, può essere una valida soluzione, ma non può e non deve sostituire gli interventi che lo Stato deve garantire. Tanto più se oggi viene chiesto alle imprese di aumentare i propri costi aziendali stipulando polizze adeguate, a fronte delle insufficienti misure realizzate finora dagli enti preposti, non solo per evitare un’altra alluvione, ma per limitarne concretamente gli effetti devastanti”.
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