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CONTROVERSIE: SI PUÒ CONCILIARE
In Confcommercio Vicenza attive le commissioni e i collegi cui rivolgersi per trovare una soluzione veloce ed economica
Notizia del 13 giugno 2011

In caso di controversie di lavoro, vale a dire le liti o i contrasti che sorgono tra un prestatore di lavoro e un datore di lavoro, relativamente a un rapporto in essere o cessato, la conciliazione rimane un tentativo di mettere d’accordo le parti che conserva tuttora una sua validità.
Nonostante, infatti, la legge 183 del 2010 così detto Collegato Lavoro, in vigore dal 24 novembre 2010, abbia cambiato le caratte ristiche di tale istituto, stabilendo che la conciliazione in caso di controversie di lavoro sia una facoltà e non più un obbligo, è rimasta inalterata la possibilità di esperire il tentativo di conci lia zione stragiudiziale, che potrà continuare a seguire alternativa mente la via amministrativa o sindacale. Questa modalità non perde, quindi, alcuna delle proprie caratteristiche, vale a dire rapidità, efficacia ed economicità. Qualora le parti non intendano effettuare tale tentativo possono adire direttamente all’autorità giudiziaria.

Cos’è la conciliazione. Il sistema giudiziale italiano è imperniato sulla disposizione dell’art. 24 della Costituzione che stabilisce il diritto di tutti di “…agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi”. Ma in alternativa alla via giudiziaria, le controversie in materia di lavoro, riguardanti i rapporti individuati dall’art. 409 c.p.c. possono altresì essere risolte attraverso modalità previste dai contratti collettivi sottoscritti dalle associazioni sindacali maggiormente rappresentative. In pratica, i contratti collettivi possono prevedere delle commissioni “ad hoc” alle quali i datori di lavoro o i lavoratori possono rivolgersi per tentare una conciliazione o risolvere in via arbitrale la vertenza lavorativa. In alternativa, chi intende proporre in giudizio una domanda può percorrere la strada della conciliazione amministrativa, rivolgendosi all’apposita Commissione di conciliazione presso la Direzione provinciale del lavoro.     

Le commissioni attive in Confcommercio Vicenza.  Confcommercio da oltre venti anni assiste le aziende e i lavoratori nel tentativo di conciliazione delle controversie di lavoro nelle varie commissioni istituite al suo interno. Ad oggi sono attive: 
- la Commissione Paritetica territoriale di conciliazione, istituita dall’Ente Bilaterale Terziario di Vicenza, per la gestione delle controversie di lavoro dei dipendenti dei settori commercio, turismo e servizi;
- la Commissione  Paritetica territoriale di conciliazione nella provincia di Vicenza per i dirigenti delle aziende del Terziario;
- il Collegio di conciliazione e arbitrato nella provincia di Vicenza per i dirigenti aziende del  Terziario
- la Commissione  di conciliazione per le vertenze tra ditte proponenti e gli agenti e rappresentanti del settore commercio.
L’esperienza e la preparazione specifica in materia di lavoro dell’Ufficio Sindacale di Conf com mercio Vicenza e il proficuo dialogo con le organizzazioni sindacali territoriali, hanno dimostrato nel tempo che le parti raggiungono spesso un ac cor do ed evitano così un con ten zioso giudiziario lungo, dagli esiti incerti e dai costi rilevanti.
La conciliazione sindacale. Caratteristica della conciliazione sindacale -  con commissioni istituite  presso Confcommercio - Ente Bilaterale – F.N.A.A.R.C.-  è  la possibilità di un confronto vero tra le parti, senza restrizioni di tempo. Si effettua una valutazione della richiesta formulata dal lavoratore sulla base della fondatezza, della dimostrabilità, della correttezza della quantificazione: su questi presupposti si valuta la possibilità di formulare un’offerta transattiva e la si circostanzia (entità dell’importo, piano di rateazione). Qualora l’esame delle posizioni lo richieda, si  stabilisce un rinvio concordando la nuova data.
L’azienda riceve la garanzia che il contenuto dell’accordo venga correttamente trasposto nel verbale di conciliazione che verrà sottoscritto.
Nell’anno 2010 le  Commissioni di Conciliazione in sede sindacale hanno trattato più di  quattrocento controversie

La conciliazione per gli agenti di commercio. Le vertenze tra le case mandanti e gli agenti di commercio, a Vicenza e provincia, possono trovare una soluzione rapida ed efficace se le parti decidono di tentare la conciliazione davanti alla Commissione sindacale preposta a tale funzione. Tale modalità di risoluzione di conciliazione stragiudiziale in sede sindacale è divenuta operativa grazie all’accordo, stipulato il 4 maggio scorso, tra Confcommercio Vicenza e FNAARC (Federazione Nazionale Associazioni Agenti e Rappresentanti di Commercio) provinciale.
L’intesa ha, infatti, permesso l’istituzione di quell’organismo sindacale, previsto dall’Accordo Economico Collettivo, al quale sia gli agenti e i rappresentanti di commercio che le case mandanti possono rivolgersi in caso di controversie di lavoro, preferendo tale via a quella di conciliazione in sede amministrativa presso la Direzione Provinciale del Lavoro (divenuta una facoltà e non più un obbligo, dopo la legge 183/2010 Collegato al lavoro) oppure a quella della giustizia ordinaria. 
Per adire alla commissione basterà una semplice istanza da depositare alla segreteria della commissione per il tramite dell’organizzazione sindacale a cui l’agente o la casa mandante siano iscritti o abbiano conferito mandato. Possono essere portati avanti la Commissione anche accordi già raggiunti per la ratifica degli stessi, o le controversie insorte nel tentativo di trovare una soluzione conciliativa.
Attualmente, il tentativo di con ci liazione presso la Direzione provinciale del lavoro prevede rigidi formalismi nella procedu ra e nei termini da osservare, tanto da indurre l’agente a ricor rere all’assistenza di un profes sio nista per la stesura dell za che è identica ad un ricorso vero e proprio, uguale a quello che si dovrebbe depositare innanzi al Giudice. La conciliazione sindacale, invece, il cui istituto non è stato modificato dalla recente riforma introdotta dal “collegato al lavoro”, rimane esente da questi vin co li e continua ad essere una valida, rapida e altresì economica modalità di risoluzione delle controversie, mantenendo le ca rat teristiche che ne hanno ga ran tito il successo fino ad oggi. 
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