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giovedì 27 maggio 2010

COMMENTO DEL PRESIDENTE
SERGIO REBECCA SULLA MANOVRA FINANZIARIA

"La manovra non va ad aumentare la pressione fiscale è questo è senz’altro un punto a favore. Servono, però, anche misure di sostegno allo sviluppo della nostra economia"

La manovra non va ad aumentare la pressione fiscale è questo è senz’altro un punto a favore; va anche nella direzione di controllare, ridurre, riqualificare la spesa pubblica che è l’unica via da seguire per recuperare risorse quando si sceglie di non aumentare le tasse. Del resto, tutta l’Europa è sotto gli effetti di una forte tempesta finanziaria che sta mettendo a rischio non solo le sorti dell’euro ma lo stesso progetto politico europeo e pertanto tale situazione impone tutto il rigore necessario per ridurre i deficit dei vari Paesi e dare così un segnale positivo ai mercati finanziari. L’Italia ha però anche l’urgenza di recuperare competitività, con vere riforme che incidano strutturalmente sulla spesa pubblica e diano credibilità alle prospettive di crescita. I consumi delle famiglie, negli ultimi dieci anni sono cresciuti in media dello 0,5% all’anno, al di sotto della media europea, segno evidente che esiste un deficit di crescita strutturale. Servono, quindi anche misure di sostegno allo sviluppo della nostra economia.
Infine, vale la pena sottolinearlo, è anche essenziale che il rigore richiesto da questa manovra finanziaria sia applicato con equità su tutto il territorio nazionale e soprattutto, non sia limitato ad un momento di “emergenza”, ma venga portato avanti con sistematicità anche per il futuro.
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