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RAEE, RACCOLTA AL VIA

Dallo scorso 18 giugno è scattato l’obbligo per i negozianti di ritirare dai clienti che acquistano un nuovo apparecchio elettrico o elettronico  equivalente (frigorifero per frigorifero, videoregistratore per un lettore di dvd, giocattoli, computer ecc) l’apparecchiatura sostituita, ma le procedure e gli adempimenti stanno creando preoccupazioni tra gli operatori, che sollecitano chiarimenti e ulteriori semplificazioni.

Di queste problematiche se ne è avuta conferma nel corso degli incontri con le aziende del settore organizzati a livello mandamentale dalla Confcommercio Imprese per l’Italia di Vicenza.

Il provvedimento che ha stabilito i nuovi adempimenti per i rivenditori è, come si ricorda, il Decreto  8 marzo 2010 n. 65 che ha, fra l’altro, introdotto una procedura semplificata per la gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche od elettroniche (Raee) da parte dei distributori e degli installatori, nonché dei gestori dei centri di assistenza tecnica di tali apparecchiature. 

La normativa obbliga fra l’altro il commerciante a ritirare gratuitamente l’apparecchiatura sostituita, anche se non è della stessa marca o se acquistata in un diverso esercizio commerciale, informando con modalità chiare e di immediata percezione i consumatori. 

Gli oneri a carico degli operatori, come è stato evidenziato nel corso delle riunioni,  sono comunque gravosi nonostante la procedura semplificata e numerose sono state le richieste avanzate per diminuire ulteriormente gli adempimenti burocratici.

Tra le difficoltà segnalate la necessità di adeguati spazi che ogni negoziante dovrà destinare per lo stoccaggio del materiale ritirato e le limitazioni tecniche dei veicoli adibiti al trasporto dei vecchi elettrodomestici (dalla portata utile alla massa complessiva e al carico massimo di merce da smaltire), e gli oneri (dall’iscrizione all’Albo gestori ambientali alla tassa annuale ), a carico dei distributori commerciali.

Richieste poi maggiori semplificazioni per materiali quali lampadine o simili che, in base al decreto, necessiterebbero di una specifica registrazione nello schedario in caso di ritiro, anche di un singolo pezzo, e soprattutto modifiche al regime sanzionatorio, equiparato a quello che viene applicato per il trasporto rifiuti speciali o pericolosi, previsto anche nel caso di semplici errori di compilazione dei dati anagrafici del cliente che conferisce l’elettrodomestico.

Problematiche diverse, come si vede, che rendono gravoso l’impegno dei commercianti di elettrodomestici e per i quali l’Ufficio Sicurezza e Ambiente della Confcommercio di Vicenza (tel. 0444 964300) solleciterà opportunamente, una volta completata la serie di incontri con gli operatori nelle sedi mandamentali, gli uffici della Confcommercio nazionale per gli opportuni interventi presso il ministero competente al fine di modificare e semplificare ulteriormente il Decreto Raee.

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