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lunedì 12 marzo 2007

ANCHE A VICENZA NESSUN BUONO PASTO IL 15 MARZO

Anche i bar, ristoranti, tavole calde del Vicentino aderiranno, giovedì 15 marzo, al NO TICKET DAY, non accettando i buoni pasto di qualunque marchio, come forma di pagamento della consumazione del cliente.
La giornata di protesta si è resa necessaria a seguito della sentenza del TAR del Lazio con cui vengono annullate alcune parti, quelle più importanti, del Dpcm 18 novembre 2005, che aveva messo un po’ di ordine e correttezza nella gestione dei buoni pasto.
Secondo la FIPE (Federazione italiana pubblici esercizi) – Confcommercio, promotrice della mobilitazione su tutto il territorio nazionale, la decisione del Tar non solo introduce elementi di grave incertezza per gli operatori, come la possibilità per le società emettitrici di modificare le condizioni contrattuali senza il consenso degli esercenti, ma finirà con l’aggravare anche i costi del servizio, a causa dell’aumento delle commissioni, che potrebbero superare anche il 12/14% e dei ritardi di pagamento che potrebbero arrivare fino a otto mesi. La stessa organizzazione ha già impugnato la sentenza di fronte al Consiglio di Stato e ne ha richiesto la sospensione.
L’azione di protesta degli esercenti di tutta Italia è volta proprio a sostenere questa azione e per ottenere un nuovo intervento legislativo che ribadisca e migliori le disposizioni contenute nel Dpcm.
Per sensibilizzare i lavoratori che usufruiscono dei tagliandi per il pasto in sostituzione del servizio mensa aziendale, ugualmente interessati ad una corretta disciplina del mercato dei buoni pasto, ogni esercente esporrà le locandine della protesta.
Inoltre, la Fipe del Veneto ha indetto per domani, martedì 13 marzo alle ore 10.45, a Mestre, nella sede di Confcommercio Veneto, una conferenza stampa per illustrare le ragioni della mobilitazione e l’esigenza immediata di riportare ordine nel settore, alla quale parteciperanno i presidenti delle Associazioni provinciali dei pubblici esercizi del Veneto. In contemporanea a Roma si terrà una conferenza stampa nazionale per evidenziare l’azione della Fipe per evitare che il mercato dei ticket restaurant ritorni nel caos.
Anche la Fida, che rappresenta il dettaglio alimentare di Confcommercio, ha affiancato la Fipe nel ricorso al Consiglio di Stato per chiedere la sospensiva della sentenza del Tar del Lazio e ha annunciato che parteciperà al No Ticket Day di giovedì prossimo.
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