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Confcommercio Veneto Notizie

L’OSSERVATORIO RILEVA: TERZIARIO IN CRESCITA

Nr. 15 del 07/08/2006

Il settore del commercio nella provincia di Vicenza ha reagito molto bene alla crisi nazionale, registrando un saldo positivo delle aperture degli esercizi e un sensibile aumento delle superfici di vendita. E’ quanto emerge dal Terzo Osservatorio Economico Provinciale del Terziario della Camera di Commercio di Vicenza, presentato nei giorni scorsi con una conferenza stampa alla presenza dell’assessore camerale al commercio Sergio Rebecca, del consigliere delegato dell’Ister, Istituto per il Terziario, Fiorenzo Marcato e dell’urbanista Fernando Lucato.
L’indagine, realizzata dall’Ister per conto della Camera di Commercio, ha messo a confronto i dati del 2003 e quelli aggiornati al 31 dicembre del 2005. Ne è emerso, come primo elemento significativo, un au men to, nel commercio, di 422 nuove attività per 94.975 metri quadri commerciali. In termini numerici la maggioranza è costituita da eserci zi di vicinato, per lo più collocati nei comuni maggiormente abitati. Se si analizza invece la superficie di vendita, si nota che i metri quadri delle medie e grandi strutture di vendita sono cresciuti del 7% contro un aumento del 6% del vicinato.
Anche il settore dei pubblici esercizi e dei servizi alle imprese ha visto in questi due anni una crescita: nel caso dei pubblici esercizi quasi 100 nuove aperture, nei servizi alle imprese di oltre 1.100 unità, per lo più nel settore immobiliare, con 536 nuove attività.
“Ciò sta ad indicare - è stato il commento dell’assessore camerale nonché presidente della Confcommercio di Vicenza Sergio Rebecca - la volontà di espansione dei nostri operatori, nonché la fiducia nelle possibilità di crescita di questo settore da parte di chi, uscito da altri comparti in crisi, ha deciso di impegnarsi in un’attività imprenditoriale e ha scelto per questo il terziario”.

Un difficile equilibrio
Ma al di là dei numeri complessivi sulla crescita del settore, sono anche altre le indicazioni che si possono ricavare dallo studio dell’Ister. Per esempio il problema dell’equilibrio tra esercizi di vicinato e medie e grandi strutture di vendita. L’Os ser vatorio evidenzia, mediamente, una ripartizione squilibrata delle su per fici commerciali a svantaggio del vicinato, con l’eccezione del Basso Vicentino e dell’Altopiano di Asiago. In questo senso i numeri parlano chiaro: in provincia, nel compar to alimentare, a fronte dei 133.330 metri quadri degli esercizi di vicinato si registrano 180.587 metri quadri delle medie e grandi superfici di vendita (indice di equilibrio pari a 0,74). Uno squilibrio, questo, meno marcato nel settore non alimentare, dove, a fronte di 576.281 metri quadri degli esercizi di vicinato, si contano 718.485 metri quadri per le medie e grandi superfici di vendita. Il problema è, questo il commento dell’urbanista e consulente dell’Ister Fernando Lucato, che “sul piano normativo l’indice di equilibrio determina una situazione paradossale: a livello provinciale è certificato uno squilibrio piuttosto marcato. Tuttavia, poichè l’indice si applica a livello comunale, l’apertura di nuove medio-grandi strutture di vendita nei comuni ove questo è ammesso, determina un progressivo aumento dello squilibrio nel Vicentino”.
Altro elemento emerso dalla ricerca è la progressiva trasformazione degli esercizi dell’alimentare in misto e l’aumento marcato delle medie strutture, mentre le grandi hanno operato soprattutto ristrutturazioni interne.

L’evoluzione dei distretti
Il Terzo Osservatorio sul Terziario ha anche approfondito le dinamiche del settore in un’ottica sovracomunale, dividendo il territorio in distretti. I due distretti di Vicenza est e Vicenza ovest (un territorio che va da Torri di Quartesolo a Montebello passando per Vicenza) rappresentano il 40% delle superfici commerciali della provincia. La città di Vicenza, in particolare, rappresenta il 15,77% della superfcie commerciale e il 13,7% della popolazione e, secondo l’analisi dell’Ister, ha un grado di attrazione com mer ciale relativamente modesto. Nell’Altovicentino il peso delle su per fici commerciali, rispetto al resto della provincia, passa dal 19,53% al 19,35%, ma il numero degli esercizi sale dal 20,46% al 21,43%. Si tratta, secondo lo studio, di un’area dove vi è un rapporto tra vicinato e medie strutture abbastanza equilibrato. Caratteristiche salienti del distretto Marostica-Bassano è la prevalenza di medie e grandi strutture; in controtendenza la crescita dei servizi, che si attesta al 9% a fronte di una media provinciale del 11,8%. Per quanto riguarda la Valle del Chiampo, qui il commercio rappresenta meno del 5% delle superfici complessive della provincia e vi è una minore presenza delle medie strutture del settore non alimentare. I distretti delldi Asiago e dell’Area Berica, secondo i dati raccolti dall’Osservatorio, registrano una crescita al di sotto della media, ma, rileva la ricerca, si tratta di ambiti particolari, ove l’offerta commerciale sembra in grado di adattarsi alla specifica domanda e dove viene privilegiato il servizio di vicinato, che garantisce una agevole accessibilità. Poco dinamici, se non in diminuzione, i distretti della Valle dell’Agno e del Basso Vicentino (anche se vi sono differenziazioni all’interno del territorio). Si tratta, secondo i curatori dell’indagine, di un fenomeno che denota la difficoltà competitiva di un modello nel quale un polo intermedio (Valdagno e Lonigo) non riesce a sviluppare le proprie potenzialità in termini di capacità attrattiva rispetto al territorio circostante. “L’indicazione che si può trarre dai dati raccolti - è il commento di Fiorenzo Marcato dell’Ister - è che si consolidano le aree già forti a livello provinciale”.

Commercio su aree pubbliche
La novità dello studio di quest’anno consiste nell’aver effettuato un censimento relativo al commercio su aree pubbliche. L’importanza di questa analisi deriva dal fatto che i mercati fanno parte integrante del settore commercio e sono in rapida evoluzione. Censire e tenere aggiornata la situazione, sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo, è un strumento necessario per avere un quadro più completo dell’andamento del comparto commerciale. “In questo senso - è il commento di Fiorenzo Marcato - è da notare che il rapporto di posteggi, fra alimentare e non alimentare, rispecchia quello esistente nel settore del commercio al dettaglio in sede fissa”. Lo studio ha cercato anche di individuare la presenza degli extracomunitari nei vari posteggi, un fenomeno in costante crescita nel settore. E così risulta che a Camisano i posteggi gestiti da extracomunitari rappresentano l’11,6 per cento del totale, cifra che sale al 12,6% a Vicenza (nel mercato del giovedì) e che si impenna al 19,7% a Noventa e al 20,5% a Thiene. Si tratta principalmente di operatori che provengomno dalla Cina e dal Marocco, ma anche dal Senegal, dal Bangladesh e dalla Tunisia. Per quanto riguarda, infine, la posizione dei mercati nei vari giorni della settimana, i curatori della ricerca evidenziano che sono a “macchia di leopardo” e ciò vuol dire un buon servizio reso alla collettività nei vari giorni.

Nei servizi è boom
dell’immobiliare
Come già accennato, in due anni il settore dei servizi nel Vicentino è cresciuto quasi del 12 per cento. A farla da padrone il settore delle attività immobiliari, che registra un più 536 aziende e che rappresenta ancora il 50 per cento del comparto. Focalizzando sulle agenzie immobiliari vere e proprie (le altre aziende operano su beni propri o su compravendita di beni), nel Vicentino sono 727, contro le 650 del 2003. Buone anche le performance di altre attività dei servizi, quali il recupero crediti, la logistica, il design, gli studi di architettura, promozione e pubblicità, consulenza amministrativo-gestionale.

Settore ricettivo,
crescono i posti letto
Anche il settore ricettivo è entrato per la prima volta quest’anno all’interno dei settori analizzati dall’Osservatorio. Gli esercizi rilevati dagli esperti dell’Ister sono stati, in totale, 300, con una preponderanza di Vicenza ed hinterland (87) e dell’Altopiano di Asiago (69), seguiti a ruota da Marostica-.Bassano (54) e dall’Altovicentino (52). “Da un confronto effettuato con i dati in possesso della Provincia relativi al 2004 - è l’analisi dei Fiorenzo Marcato - gli esercizi alberghieri sono aumentati, in un anno, del 2%, mentre i posti letto hanno registrato un incremento del 4%, passando da 12.763 a 13.231”. L’indagine dell’Ister si è concentrata anche sul settore extralberghiero (affittacamere, agriturismi, B&B, ecc.). Sono stati censiti, in questo segmento, 695 esercizi per un totale di 7.814 posti letto.
Questi, dunque, in estrema sintesi, i dati dell’Osservatorio.del Terziario, che ora è a disposizione delle pubbliche amministrazioni per supportare, con dati scientifici, le proprie decisioni in fase di programmazione urbanistico-commerciale. Ma non solo, l’Osservatorio rappresenta, assieme ad un altro recente studio realizzato dalla Confcommercio sul consumatore vicentino, un importante strumento per orientare le scelte imprenditoriali defgli operatori del terziario provinciale.

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