RICERCA PRODOTTI : {{query}}

{{errore}}
Confcommercio Veneto Notizie

ARRIVA IL NUOVO CODICE DELL’AMBIENTE

Nr. 09 del 08/05/2006

E’ stato completato il lungo iter della disciplina sul riordino della legislazione ambientale. Il nuovo testo, vale a dire il D.Lgs 152/2006, è entrato in vigore il 29 aprile scorso e comprende anche una serie di disposizioni da tempo richieste da Confcommercio, come il miglioramento della nozione di rifiuto, che consente la possibilità di sottrarre dagli obblighi normativi numerosi materiali o prodotti; la semplificazione nella tenuta dei registri di carico e scarico, del modello unico di dichiarazione ambientale (MUD) e del formulario; l’ottimizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti.
Va detto che il nuovo codice ambientale è stato varato per mettere ordine in una disciplina complessa, caratterizzata da un’eccessiva produzione normativa e da una oggettiva difficoltà di applicazione delle norme, e creare, quindi, un complesso di regole certe, chiare ed armonizzate. Tra le novità più rilevanti del provvedimento vanno citate quelle che riguardano la gestione dei rifiuti urbani, come l’abrogazione della Tariffa d’igiene ambientale, l’introduzione di agevolazioni per le utenze stagionali o non continuative, la semplificazione delle procedure amministrative. Per quanto riguarda i criteri per la determinazione, da parte degli Enti locali, dei costi di smaltimento dei rifiuti urbani, la nuova normativa prevede che, con un apposito decreto, il Ministero dell’Ambiente stabilisca i criteri generali per definire le componenti dei costi e determinare la tassa. Ciò significa che la riforma tariffaria per la gestione dei rifiuti urbani entrerà in vigore non prima di marzo 2007, dato che in base al nuovo codice bisognerà attendere l’applicazione di due diversi decreti attuativi. Per la mancanza di un’adeguata disciplina nel periodo transitorio si determina la coesistenza, sul territorio, di una duplice regolamentazione. Dal primo gennaio 2006 sino all’entrata a regime della riforma prevista dalla delega ambientale vigeranno, infatti, sia la Tarsu, per i Comuni che intendono avvalersi della proroga concessa con la Legge Finanziaria per il 2006, che la TIA, per i Comuni che avviano questa tariffa in via sperimentale.
Nel frattempo Confcommercio chiede che venga attivato al più presto un tavolo ministeriale di concertazione con tutte le categorie economiche per elaborare, congiuntamente, i contenuti tecnici del provvedimento. Infatti, come hanno dimostrato numerose campagne di pesatura condotte sul territorio, gli attuali indicatori per determinare la tariffa, previsti dal D.P.R. 158/99, non riflettono la reale produzione dei rifiuti delle varie categorie economiche; una situazione che penalizza in particolare le imprese del terziario, che hanno subito rilevanti aumenti tributari sui rifiuti.

Torna alla pagina precedente

Condividi su Facebook Condividi su LinkedIn Stampa pagina