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mercoledì 27 dicembre 2006

VICENTINI, BENE I CONSUMI DI NATALE

Anche quest’anno i Vicentini si confermano fedeli alla buona tavola e al rito dei regali per festeggiare il Natale. Ma commercianti e ristoratori, oltre al superlavoro tipico delle feste, hanno fatto i conti con un cliente sempre più attento al prezzo e soprattutto con una forte propensione all’acquisto lungamente meditato.
Secondo un’indagine telefonica svolta dalla Confcommercio di Vicenza tra i negozi della provincia, a Natale i consumatori berici hanno “allargato i cordoni della borsa” e lo confermano stime di vendita sostanzialmente stabili, se non in leggero incremento rispetto allo scorso anno. Però lo hanno fatto con più attenzione, non solo nella valutazione del rapporto qualità-prezzo, magari confrontando l’offerta di più punti vendita, ma anche privilegiando l’assortimento proposto dal negozio e la capacità di titolari e commessi di essere persuasivi e convincenti. Ciò che più conta comunque è che, a parte qualche eccezione, i titolari dei negozi non nascondono una certa soddisfazione e tirano un sospiro di sollievo: l’effetto Finanziaria, che lasciava presagire una possibile forte contrazione dei consumi, alla fine non si è fatto più di tanto sentire e sulle preoccupazioni per il futuro è prevalsa la voglia di fare festa.
Unico comune denominatore che ha caratterizzato un po’ tutti i settori è comunque la tendenza a fare più regali cercando di spendere, per ogni singolo pacchetto, un po’ meno.
Dove forse i vicentini si sono lasciati più andare è stato il settore dell’elettronica. Gli operatori interpellati hanno registrato vendite natalizie in linea con un’annata che è stata fino ad oggi molto positiva. Il telefonino rimane l’articolo più regalato, ma forte è stata anche la richiesta di lettori mp3. Più di qualcuno poi ha approfittato delle feste per regalarsi una tivù a schermo piatto (lcd o plasma) e per dotare la propria auto di navigatore satellitare approfittando, in quest’ultimo caso, di un forte aumento della gamma e di una diminuzione dei prezzi. Il settore audio è invece molto diminuito nelle vendite e per quanto riguarda gli elettrodomestici l’unica novità viene da una maggiore attenzione alle asciugatrici.
Il freddo arrivato solo in questi ultimi giorni ha invece certamente condizionato le vendite nel settore abbigliamento, che registrano un mese di dicembre e un periodo natalizio in leggero calo. Il settore però, come sottolineato dalla maggior parte degli operatori, veniva da due mesi, ottobre e novembre, molto positivi e dunque alla fine il bilancio di questa fine d’anno è sostanzialmente soddisfacente. L’inverno in ritardo, comunque, ha favorito la vendita di maglieria e cappottini al posto di capi più pesanti come i piumini.
Per i regali di Natale la tendenza è stata quella di rimanere ampiamente al di sotto dei cento euro, magari orientandosi su accessori, t-shirt, berretti. Per quanto riguarda invece gli acquisti personali, oramai il pensiero è già alle svendite sulle quali, comunque, gli operatori nutrono buone aspettative e ciò non tanto per l’appeal dello sconto, quanto per l’arrivo di temperature più rigide che porteranno i consumatori a fare qualche acquisto in più.
Stabili le vendite di intimo, con il pigiama tra gli articoli più richiesti e più adatti ad essere regalati; si è confermato, in questo periodo, una maggiore presenza maschile nei negozi di underwear per regalare al gentilsesso l’intimo più ricercato.
A confermare una buona propensione dei vicentini a spendere è stato un rinnovato interesse per l’oreficeria. Gli operatori interpellati dalla ricerca telefonica della Confcommercio di Vicenza esprimono soddisfazione per l’andamento delle vendite. Si registra la riscoperta degli acquisiti in oro (bracciali, collane, catene classiche) con limiti di spesa fino a mille euro, dopo che per lungo tempo, complice la moda minimalista, ad avere la meglio erano stati i monili d’argento. Bene anche i prodotti “giovani” (orecchini, anellini e braccialetti), con fascia di prezzo abbondantemente sotto i cento euro. Andamento simile anche per l’orologeria, che registra però una notevole “forbice” negli acquisti: sono andati bene gli articoli molto reclamizzati, su una fascia alta di prezzo, e quelli di fascia più bassa.
E per quanto riguarda i regali protagonisti del Natale, vale a dire i giocattoli? Anche in questo caso i vicentini sono stati attenti al prezzo (la spesa media si è aggirata attorno ai 50 euro), ma poi alla fine, di fronte alla richiesta perentoria dei bambini (vedi lettera a Babbo Natale), hanno esaudito le richieste dei più piccoli. Peccato però che a volte l’articolo voluto fosse già esaurito a causa delle forti richieste (vedi ad esempio L’Isola, per il quale addirittura ci sono state aste on line su e-Bay) e allora è scattata la non facile rincorsa all’idea alternativa. Molto richiesti i Gormiti, la Casa dei cuccioli cercamici e i personaggi di Cars, un film che sta andando per la maggiore. C’è poi un altro segmento che ha registrato un buon successo: quello dei regali elettronici e dei giochi di ruolo, ma non siamo oramai più di fronte a bambini bensì a ragazzi se non addirittura adulti.
Alla ricerca di regali alternativi, i vicentini si sono rivolti anche al commercio equo e solidale. Gli articoli più richiesti, in questo caso, non sono stati quelli dell’artigianato dei paesi in via di sviluppo, bensì prodotti alimentari tipicamente natalizi (come panettoni, torroni ecc.) prodotti in Italia ma con ingredienti provenienti dal commercio equo. La spesa media è stata attorno ai 20 euro, privilegiando più acquisti a costo contenuto: il cesto natalizio, certo, ma anche la confezione di tè e caffè o le ciotole con le spezie.
Il Natale e le prossime festività di fine anno sono anche occasione per restare in famiglia e dal sondaggio presso i negozi di alimentari, frutta e verdura e gastronomie emerge che, accanto al prodotto industriale spesso a prezzo più contenuto, non cala l’interesse dei vicentini per i prodotti di gastronomia e le specialità del territorio. Le vendite hanno chiaramento accelerato solo nei giorni immediatamente precedenti il Natale ed anche per il settore alimentare l’arrivo in ritardo della stagione fredda ha certamente rallentato i consumi. Nei negozi di ortofrutta sempre richiesti l’ananas per Natale e l’uva per capodanno, ma anche frutta fuori stagione come le ciliegie (che arrivano dal Cile o dall’Argentina), licius (uva del deserto) o il frutto della passione. Nelle tavole dei vicentini non è mancata la frutta secca (soprattutto noci, che sembra facciano bene al cuore) e i datteri. Nelle gastronomie si è andati va alla ricerca di specialità e prodotti di nicchia per i classici pranzi e cenoni in famiglia. Privilegiati sono certamente i prodotti della tradizione vicentina, dalla sopressa ai cotechini, formaggi dell’Altopiano e baccalà, ma si spende anche per caviale e salmone e vini di pregio da accompagnare in modo adeguato alle pietanze; per i dolci molto richiesti i panettoni e le specialità artigianali, spesso preferiti ai prodotti industriali per far bella figura in casa con amici e parenti.
Chi ha scelto il ristorante per il pranzo di Natale ha trovato quasi ovunque i piatti della tradizione vicentina legati alla ricorrenza delle festività. Per i primi, i nostri chef hanno proposto le classiche tajadele in brodo, le paste fatte in casa, i risotti con le verdure di stagione o i bigoli con la sardea, per i secondi si sono gustati bolliti, cappone, ma anche arrosti e, per concludere gli incontri conviviali, dopo i tradizionali panettoni e pandori, mascarpone e mostarda.
I vicentini che hanno scelto invece di passare le Festività fuori casa hanno già prenotato per tempo le proprie vacanze. Dall’osservatorio privilegiato delle agenzie viaggi si fa notare infatti che sono pochi oramai coloro che scelgono di partire all’ultimo minuto, e che quest’anno, complice la delicata situazione economica e il minor numero di voli per le varie destinazioni turistiche, il mercato turistico ha subito un certo rallentamento.
Per Natale e capodanno comunque molto richiesti i tour di lungo raggio e pacchetti turistici su misura riguardanti il Nord Europa; chi ama il caldo ha scelto quest’anno i Caraibi, sia le mete più esclusive che le isole del turismo più a buon mercato; richiesta anche l’Africa dove le prenotazioni si concentrano su Kenia e Nord Africa (Marocco e Mar Rosso) e , sempre gettonate, le capitali europee, soprattutto Parigi, Budapest, Praga e Madrid, per raggiungere le quali si conferma il positivo trend dei viaggi in pullman organizzati dalle stesse agenzie vicentine.


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