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giovedì 14 dicembre 2006

DALLE MACELLERIE DEL GUSTO, ECCO IL GRAN BOLLITO DI NATALE

E’ il Gran Bollito di Natale il piatto che Le Macellerie del Gusto hanno scelto di proporre per le prossime festività. Il gruppo, che fa capo all’Associazione provinciale macellai-Confcommercio, punta dunque ancora una volta sulla tradizione per offrire ai vicentini una pietanza gustosa, facile da preparare e da abbinare, pienamente in sintonia con il Natale. Il valore della carne lessata sta non solo nei sapori, ma anche nei colori che si dispiegano sul piatto e che dipendono dagli accostamenti tra le varietà tipiche: carni bianche e rosse che ben si sposano con verdure e i vini locali. Ed è proprio sulla scia di questi principi che i trenta macellai vicentini aderenti al gruppo “Le Macellerie del Gusto” hanno pensato di mettere a punto, pronta per essere messa in pentola, questa pietanza di Natale: il gran bollito è disponibile a partire da venerdì 15 in tutte le macellerie che espongono la vetrofania che contraddistingue gli aderenti. “Il gran bollito è un piatto semplice, ma anche estremamente colorato – spiega il macellaio Claudio Chemello, coordinatore del gruppo – con ingredienti di qualità, tra cui testina di vitello, petto di vitello, muscolo, cotechino, lingua fresca (o salmistrata) e cappone. Il tutto, naturalmente, lavorato secondo il rigoroso disciplinare a cui sono sottoposte tutte “Le Macellerie del Gusto”, che risponde a rigide norme di autocontrollo igienico e di qualità, per offrire ai consumatori un prodotto di facile realizzazione e straordinarie qualità in termini di gusto”.
Con i preparati de “Le Macellerie del Gusto” si fa sempre bella figura. Ma questa volta il successo è certo, perché in ballo c’è il pranzo di Natale e non si può certo sfigurare. “La cottura del lesso – aggiunge Bruno Baggio, altro macellaio del gruppo – è estremamente semplice ma, al fine di poter utilizzare il brodo di cottura e mantenere omogenei i gusti dei bolliti, è opportuno cucinare le carni in tre pentole distinte”. Qualche consiglio? “Per le carni da brodo – conclude Chemello - si deve posizionare in acqua tiepida, alla quale abbiamo precedentemente aggiunto carote, sedano, cipolla e sale grosso, il cappone, il muscolo, il petto di vitello e la lingua fresca. Quindi bisogna portare ad ebollizione e cuocere per due ore.
Anche il cotechino e la testina vanno cotte per due ore circa in due pentole separate. Una volta pronte le carni, il suggerimento è quello di servirle in un adeguato piatto da portata e di abbinarle ai contorni della tradizione vicentina: mostarda, crén, purè di patate e verdure cotte. Il tutto bagnato con del buon vino, preferibilmente Tocai o Pinot bianco”.

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