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martedì 03 gennaio 2006

I SALDI INIZIERANNO SABATO 7 GENNAIO

Per lo shopping a prezzi scontati bisognerà aspettare il 7 gennaio 2006. Lo stabilisce una specifica delibera regionale che fissa, dal giorno dopo la Befana e fino al 28 febbraio 2006, il periodo entro il quale i commercianti possono vendere a prezzi scontati i prodotti di carattere stagionale o di moda suscettibili, per queste caratteristiche, ad un notevole deprezzamento nel tempo.
La stagione dei saldi invernali, secondo un’indagine del Centro Studi Confcommercio, che prende in considerazione i dati dell’ultimo triennio, vale oltre 4 milioni di euro e incide per oltre il 14 % sul fatturato del settore tessile abbigliamento calzature.
“Le aspettative dei negozianti – afferma Andrea Gallo, direttore della Confcommercio di Vicenza – sono generalmente orientate ad un moderato ottimismo. Nonostante la stagione non sia stata brillante sul piano delle vendite ha fatto comunque avvertire qualche segnale di risveglio dei consumi. L’auspicio per tutti i negozianti è che tale tendenza si evidenzi maggiormente e che il periodo dei saldi serva per svuotare i magazzini dalle rimanenze di stagione”.
Sui possibili “saldi mascherati”, cioè sulle vendite promozionali effettuate prima del periodo ufficiale, il direttore Gallo ricorda innanzitutto la norma: “La legge regionale fissa nei trenta giorni prima e dopo i saldi il divieto di svolgere vendite promozionali, a meno che non siano posti in vendita prodotti non soggetti a saldi, e la possibilità di effettuare vendite di liquidazione solo in caso di cessazione dell’attività commerciale, di cessione o trasferimento dell’azienda o di trasformazione o rinnovo dei locali. In tutti gli altri casi si violano le regole e, quindi, in caso di controlli da parte della polizia municipale scattano le multe che variano da 516 a 3.098 euro”.
“La molla che fa scattare al negoziante lo sconto sulla merce nonostante non sia periodo di sconti di fine stagione – continua il direttore Gallo – è quella di non perdere la vendita. Da qualche anno a questa parte il commercio in genere sta subendo i contraccolpi dell’ “impoverimento” percepito dalle famiglie italiane, dovuto, principalmente, ai rincari delle tariffe e dei carburanti. Inoltre, i giorni che vanno da Natale fino all’inizio dei saldi sono un periodo di stanca evidente per le vendite. Nonostante la stagione sia dal punto di vista meteorologico ancora nel pieno vivo, la clientela posticipa lo shopping proprio in previsione delle svendite. Ma il negoziante deve comunque fare cassa e alleggerire il magazzino”.
“Resta il fatto che le vendite di fine stagione inizieranno regolarmente sabato prossimo – ribadisce Gallo - e affinché tutto si svolga nella più limpida trasparenza e secondo regole certe, il personale dell’Associazione sta provvedendo in questi giorni a consegnare a negozianti aderenti all’iniziativa “Saldi Garantiti”, l’apposito cartello che riassume i punti essenziali della disciplina delle vendite di fine stagione e dà al consumatore ulteriori garanzie di correttezza”.
E vediamo quali sono le cinque regole deontologiche ben chiare a tutti gli iscritti al programma “Saldi Garantiti”: 1) accettare le carte di credito e il bancomat per il pagamento; 2) sostituire, in caso di vizi o difetti, il prodotto venduto con eventuali articoli disponibili entro otto giorni dall’acquisto, o rimborsare in alternativa il prezzo delle merce anche rilasciando, qualora il cliente ne faccia richiesta, un buono da spendere dopo la chiusura dei saldi e comunque entro i 30 giorni successivi alla presentazione dello scontrino fiscale; 3) far provare i capi acquistati su richiesta del cliente, con esclusione della biancheria intima e dei prodotti che per consuetudine non vengono provati; 4) dare preventiva informazione, esponendo un cartello ben visibile, di eventuali riparazioni o adattamenti del capo acquistato a carico del cliente; 5) esporre nella vetrina il materiale informativo inerente l’iniziativa.

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