FINANZIARIA PESANTE PER FAMIGLIE E IMPRESE
Nr. 23 del 20/12/2004
“L’aumento di una parte consistente delle imposte indirette, da un lato, e lo sblocco delle addizionali Irpef ed Irap di competenza delle Regioni, dall’altro, sono, per famiglie ed imprese, un’inaspettata doccia fredda che, in un momento di profonda crisi come quella che oggi sta vivendo il mercato, sarebbe stato opportuno evitare”: questo il commento del presidente di Confcommercio, Sergio Billè, al maxiemendamento alla Finanziaria deciso dal Governo, alla vigilia del voto di fiducia sulla manovra per il 2005.
L’aumento delle tassazione deciso dal Governo riguarda l’imposta di registro, l’imposta di bollo, le concessioni governative, per il rilascio del passaporto, il porto d’armi, la licenza di caccia, i brevetti, e le imposte ipotecarie e catastali.
Rincari anche per energia elettrica e addizionali locali, anche se il Governo ha subito precisato che lo sbocco delle addizionali Irpef e Irap è limitato alle sole Regioni che hanno sforato la spesa sanitaria.
“Sono comprensibili - ha aggiunto Billè - le pressanti motivazioni di bilancio che hanno costretto il Governo ad aprire di nuovo le cateratte della pressione fiscale, ma allora sarebbe stato meglio mettere assai prima tutte le carte sul tavolo e non illudere la gente che qualcosa, in materia di tasse, stava realmente cambiando. Difatti, se si fanno bene i conti, con l’aggravio delle imposte di registro, di bolli, delle addizionali locali, eccetera, quel che, con la riforma della tassazione Irpef potrà entrare, nel 2005, in una tasca dei cittadini, rischia davvero di uscire subito dall’altra. Il che, allo stato delle cose, ha tutta l’aria di essere una sostanziale presa in giro”.
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