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Confcommercio Veneto Notizie

LA CONFCOMMERCIO DI VICENZA SI PRESENTA AI CANDIDATI SINDACO

Nr. 10 del 25/05/2004

Mentre i candidati si presentano agli elettori, la Confcommercio di Vicenza si presenta ai candidati alle elezioni amministrative del 12 e 13 giugno. Sta, infatti, per essere recapitato a tutti candidati sindaco dei 96 comuni della provincia chiamati alle urne, un documento che riassume le priorità del terziario di mercato. Il settore indubbiamente risente più di altri delle scelte politiche locali, tanto è vero che le decisioni urbanistiche e di programmazione commerciale, per esempio, possono cambiare sensibilmente il volto ad un paese, con tutto ciò che ne consegue per chi in quell’area è titolare di un negozio, di un bar o ristorante, o di altra attività commerciale, turistica o di servizio.
Il documento, sintetizzato nel pieghevole allegato a questo numero di Confcommercio Veneto Notizie, affronta le principali problematiche del settore e analizza il ruolo delle amministrazioni locali in alcuni ambiti strategici, nell’ottica, prioritaria per la Confcommercio, del mantenimento della pluralità delle varie tipologie dell’offerta distributiva, dell’esaltazione delle potenzialità turistiche e dello sviluppo dei servizi alle imprese e alle persone.
In questo senso è fondamentale, secondo il documento redatto da Confcommercio, «rafforzare quel centro commerciale naturale di tipo reticolare» che caratterizza i centri cittadini, anche bloccando gli insediamenti delle grandi strutture di vendita e facendo «finalmente riferimento ad una programmazione sovracomunale, sia in termini urbanistici che commerciali, che coinvolga tutti gli attori amministrativi dell’area interessata».
Sul problema dell’accessibilità e dei piani del traffico, la Confcommercio di Vicenza evidenzia la vulnerabilità alle modifiche dei flussi veicolari della rete commerciale, soprattutto quella formata da esercizi di vicinato. «E’ pertanto necessario - dice il documento - un coinvolgimento dei diretti interessati, per il tramite dell’Associazione dei commercianti, prima di introdurre stravolgimenti viabilistici, di pedonalizzare un’area o di modificarne le modalità di accesso».
La vivibilità di una città, di un centro, piccolo o grande che sia, si misura anche dalla quantità e dalla qualità dei negozi, dei locali e dei servizi che animano le sue vie. A questo proposito, secondo Confcommercio, vanno studiate azioni specifiche di incentivazione al settore: erogare incentivi, con particolare riferimento all’imprenditoria giovanile e a quelle realtà commerciali e turistiche che decidono di insediarsi nel cuore della città; favorire l’ammodernamento e la riqualificazione delle strutture turistiche; prevedere misure di sostegno attraverso agevolazioni nei tributi. Non solo, è anche necessario, per dare nuovo impulso e nuova vita a centri, «promuovere studi o piani di marketing urbano in grado di evidenziare soluzioni ed iniziative sociali, culturali, di arredo urbano, di posizionamento delle attività», in grado cioè di rivitalizzare gli stessi centri.
Un ambiente favorevole al commercio, al turismo e ai servizi si crea anche lavorando su altre leve. Per esempio la sicurezza, per la quale Confcommercio chiede di «potenziare il disegno di controllo del territorio», un impegno che non deve limitarsi alle parole e ai programmi, ma che deve essere concretamente dimostrato indicando espressamente l’investimento finanziario che si intende destinare alla sicurezza degli operatori commerciali e turistici».
La lotta all’abusivismo va, secondo Confcommercio, condotta attraverso «una maggiore attenzione degli organi di vigilanza a quelle realtà di vendita e di somministrazione che non rientrano nell’ambito delle autorizzazioni in possesso e che interessano soprattutto il settore dell’agriturismo, dei circoli privati, degli spacci aziendali, ma anche le attività abusive nel settore della mediazione o del commercio ambulante».
E poi c’è il capitolo della finanza locale. Qui il documento Confcommercio mette un punto fermo e categorico: «l’introduzione di nuovi tributi e gli eventuali aumenti di quelli già esistenti vanno applicati solo a fronte di effettivi miglioramenti delle prestazioni o di istituzione di nuovi servizi». No dunque ad interventi giustificati solo dalla necessità di far quadrare i conti delle amministrazioni, scaricando sugli imprese le difficoltà della finanza locale.
Il documento si completa poi con un’appendice appositamente predisposta per i principali Comuni. In essa compaiono le indicazioni, che secondo la Confcommercio, andrebbero privilegiate per risolvere le questioni locali inerenti alle scelte urbanistiche e commerciali, alla viabilità, alla predisposizione di un sistema di incentivi alle imprese, alla tassazione locale, a seconda delle specifiche realtà.
In pratica il documento vuol essere un promemoria per i futuri sindaci, perché abbiano ben chiare, nel momento delle scelte, quali sono le priorità del terziario nel loro comune. Per gli operatori del settore, invece, il pieghevole inserito nel giornale è un utile vademecum per riuscire ad individuare, nei programmai dei candidati, quali sono gli orientamenti più consoni alle esigenze del settore.

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