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Confcommercio Veneto Notizie

LEGGE ANTIFUMO: E’ SCATTATO IL CONTO ALLA ROVESCIA

Nr. 01 del 13/01/2004

E’ iniziato il 29 dicembre scorso, con la pubblicazione del decreto attuativo della legge 3 del 2003, il conto alla rovescia per l’eventuale adeguamento di alberghi, bar, ristoranti, pizzerie e, in generale tutti gli esercizi di pubblico ristoro, alle norme antifumo. In tutta Italia sono oltre 200mila le imprese interessate e che, passati 15 giorni dalla data di pubblicazione del decreto in questione, avranno un anno di tempo per mettere a norma i propri locali.
Dal 14 gennaio 2005, le «norme per la tutela dei non fumatori», e quindi il divieto di fumare nei locali chiusi (eccettuati quelli non aperti agli utenti o al pubblico e quelli riservati ai fumatori e quindi attrezzati con impianti di ricambio di aria), diverranno a tutti gli effetti operative e per i trasgressori fioccheranno le multe .
Il nuovo decreto ha stabilito i requisiti tecnici dei locali per fumatori, dei relativi impianti di ventilazione e di ricambio d’aria e dei modelli di cartelli connessi al divieto di fumare: il tutto sulla base delle disposizioni già stabilite dalla legge anti-fumo del gennaio scorso. In base alle nuove regole dovranno essere create apposite aree per fumatori, inferiori alla metà della superficie complessiva dell’esercizio, separate con barriere fisiche dalle zone per non fumatori. Nel caso in cui vi sia un solo locale, o non sia possibile assicurare un’adeguata areazione degli ambienti, il divieto di fumo diverrà assoluto. Dovranno poi comparire nei locali idonei mezzi di ventilazione e di ricambio dell’aria. Questi dovranno garantire una quantità minima di aria supplementare di 30 litri al secondo per ogni persona all’interno del locale, sulla base di un indice di affollamento di 0,7 persone per ogni metro quadrato. Inoltre, l’aria proveniente dai locali per fumatori, non essendo riciclabile, dovrà essere espulsa all’esterno attraverso impianti idonei nel rispetto delle norme che regolano le emissioni di aria inquinata nell’atmosfera.
E’ chiaro che il decreto non obbliga l’esercente ad affrontare l’iter e le spese per attrezzare un locale per fumatori. Il proprietario di un bar o di un ristorante che non volesse o non potesse adeguarsi alle nuove norme avrà però come unica alternativa quella di aprire il locale solo ai non fumatori.
«L’insieme delle regole per difendere chi non fuma e ridurre il più possibile i pericoli dell’esposizione al fumo passivo è in linea di massima condivisibile - dichiara Lorenzo Rizzi, presidente della Fipe -Confcommercio (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) di Vicenza -. I dodici mesi di tempo previsti dal decreto serviranno non solo alle imprese di pubblico esercizio, se lo decideranno, per rimboccarsi le maniche, iniziare i lavori e mettere mano al portafoglio, ma anche per informare i clienti e i dipendenti della scelta tra essere o meno locale per fumatori. Resta, comunque la preoccupazione per gli esercizi più piccoli. La mancanza di un necessario sostegno finanziario - le sollecitazioni fatte in più sedi dalla Fipe non hanno finora trovato alcuna risposta - rischia di mettere in seria difficoltà molte imprese, che si potranno trovare nell’impossibilità di realizzare sul piano pratico quanto la legge anti-smoking richiede. L’unica soluzione sarà allora quella di vietare di fumare, ma non sarà facile fare rispettare la regola, soprattutto ai clienti abituali del locale». Bisognerà in ogni caso stare molto attenti perché si annunciano multe salatissime, oltre alla chiusura dell’esercizio.
E se i locali pubblici avranno un anno di tempo per adeguarsi alla «legge anti-fumo», i tabaccai dovranno invece adempiere immediatamente ad un’altra disposizione: dal 1. Gennaio 2004, infatti, i distributori automatici di sigarette dovranno essere disattivati dalle ore 7 alle ore 21. A stabilirlo è un’ordinanza dell’ex Monopolio Ente Tabacchi. A rendere esecutivo il provvedimento saranno, in un primo tempo, gli stessi tabaccai, che renderanno inagibili le «macchinette» nella fascia oraria stabilita, ciò finché ai distributori non verranno applicati appositi temporizzatori automatici.

DISTRIBUZIONE DEI PUBBLICI ESERCIZI (MAGGIO 2003)
Ristoranti U.L. Bar/Caffè U.L.
Piemonte 5.942 10.394
Valle d’Aosta 400 701
Lombardia 10.103 23.230
Trentino 2.297 3.077
Veneto 7.088 12.462
Friuli V.Giulia 2.361 3.956
Liguria 3.433 5.512
Emilia Romagna 5.559 11.703
Toscana 6.080 8.761
Umbria 1.235 1.857
Marche 2.117 3.420
Lazio 5.705 10.573
Abruzzo 2.135 2.983
Molise 495 786
Campania 6.443 9.876
Puglia 4.425 6.256
Basilicata 553 1.236
Calabria 2.439 3.893
Sicilia 3.681 5.894
Sardegna 2.258 5.043
Nord - Ovest 19.878 39.837
Nord - Est 17.305 31.198
Centro 15.137 24.611
Sud E Isole 22.429 35.967
ITALIA 74.749 131.613
Fonte: elaboraz. C.S. Fipe su dati Cerved



FUMATORI CON PIÙ DI 15 ANNI PER ALCUNE CLASSI D’ETÀ
E PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA (TASSI PER 100 PERSONE)
Anno 2000 Classi d’età
Ripartizioni 15-24 25-34 35-44 45-54 55-64 65 e oltre Totale
Geografiche
Nord-Ovest 24,1 29,3 30,9 30,7 21,4 9,7 23,8
Nord-Est 25,7 26,8 28,9 28,3 20,8 10,5 23,2
Centro 24,1 33,0 33,1 32,9 22,4 12,6 25,8
Meridione 18,0 29,0 35,9 31,2 22,8 10,3 24,5
Isole 19,8 33,0 33,9 33,2 20,9 8,3 24,8
ITALIA 21,9 30,3 32,5 31,1 21,7 10,4 24,4
FONTE: Elaborazioni Eurispes su dati Istat

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