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mercoledì 28 luglio 2004

MERCATO IMMOBILIARE: NON C’E’ CRISI NELLA QUALITA’

Lo scambio di informazioni tra agenzie immobiliari aderenti alla Confcommercio di Vicenza sull’andamento del mercato diverrà un appuntamento fisso, utile a capire le aspettative della clientela e le tendenze dell’offerta, soprattutto in ambito locale. E’ questo uno degli obiettivi che si è posta l’assemblea dell’Associazione provinciale agenti immobiliari e d’affari in mediazione - Fimaa, riunitasi di recente nella sede provinciale della Confcommercio. All’ordine del giorno, tra gli altri temi, anche l’analisi dei dati del triennio 2001-2003 relativi alle transazioni registrate in provincia. Sia i numeri che la discussione seguente hanno evidenziato che attualmente il mercato immobiliare attraversa una fase di stasi sia nelle compravendite, sia nei prezzi per quanto riguarda il settore residenziale, di calo della domanda, invece, per quello commerciale.
“Si vende la qualità – ha riassunto Serafino Magistro, presidente provinciale degli agenti immobiliari Fimaa - Confcommercio –. Le richieste in genere mirano ad un acquisto ponderato, principalmente in contesti di pregio o di soluzioni immobiliari innovative. E questo è evidente per le abitazioni ma anche per gli altri immobili. Ad un netto calo della domanda nel settore commerciale, dopo la fine della “fase Tremonti” e ad altri motivi, si contrappone ora una specifica richiesta di uffici di alta qualità, in contesti ben progettati e dotati di strutture tali da ricavare uffici funzionali e adattabili, oltreché di soluzioni estetiche pregiate. Nel residenziale, invece, - ha continuato Magistro - è cresciuta l’attenzione verso le finiture ed i materiali utilizzati”.
Che la situazione attuale e quella tendenziale siano molto diverse rispetto a agli anni scorsi, dove si vendeva di tutto, è un dato di fatto emerso in modo evidente anche in assemblea . Adesso le agenzie immobiliari si trovano a dover “guadare” un periodo molto particolare caratterizzato dall’incertezza sugli investimenti finanziari, di aumenti, solo nell’ultimo anno, intorno al 15% dei costi di costruzione, di sfratti eseguibili, di condoni edilizi cancellati e poi riesumati, di deindustrializzazione del territorio.
“Quest’ultimo aspetto – ha detto Magistro - ha portato nel territorio locale ad avere in vendita capannoni anche a 470 euro al metro quadro, rispetto ai poco più di 1.000 euro al metro quadro del periodo d’oro della Legge Tremonti”.
Come se non bastasse, dopo l’aumento dei moltiplicatori catastali di inizio anno con la Legge finanziaria, è di questi giorni la notizia sui contenuti del maxi emendamento presentato dal Governo, che aumenta le imposte sulle compravendite, oltre la prima casa, di quasi il 10%. “E’ l’ennesimo colpo al settore immobiliare – commenta Magistro -. Ci preoccupa più l’effetto psicologico sugli acquirenti che quello vero e proprio dell’incremento dell’imposta”.
Una nota positiva per il settore immobiliare è, invece, l’approvazione della legge delega sui fallimenti immobiliari avvenuta nel giorno in cui si è svolta l’assemblea. “Era una legge molto attesa e dall’iter travagliato – conclude Magistro – ma quando entreranno in vigore i decreti attuativi il mercato avrà più certezze. E’ prevedibile che ci sarà una netta separazione tra l’aspetto finanziario delle operazioni immobiliari, gestito da chi potrà offrire le garanzie fideiussorie richieste dalla legge, e quello relativo alla costruzione vera e propria”.


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