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venerdì 02 luglio 2004

FIRMATO IL CONTRATTO DEL COMMERCIO

Dopo diciotto mesi di trattative è stata raggiunta l’intesa tra Confcommercio e sindacati di categoria per il rinnovo del contratto del commercio. Il precedente accordo era scaduto il 31 dicembre 2002 e proprio per le difficoltà di trovare una posizione accettabile da ambo le parti, i sindacati avevano proclamato per oggi, venerdì 2 luglio e domani sabato 3 luglio, uno sciopero dei lavoratori del settore, che è stato, quindi, revocato a seguito dell’intesa raggiunta. Il nuovo contratto in provincia di Vicenza riguarda oltre trentacinquemila lavoratori, circa un milione e settecentomila in tutta Italia, delle più varie tipologie: impiegati, commessi, addetti alle vendite, tecnici, cassieri, magazzinieri, ecc., assunti dalla grande distribuzione organizzata così come dal piccolo punto vendita, e in più, tutta una serie di figure professionali impiegate nelle diverse realtà delle imprese dei servizi.
L’accordo per il rinnovo del contratto del commercio prevede un aumento medio a regime, per il periodo 2003-2006, di 125 euro oltre ai 14 già erogati in busta paga e oltre a 8,50 euro per l’assistenza integrativa. Inoltre è prevista l’una tantum complessiva di 400 euro a copertura del periodo di carenza contrattuale (18 mesi). L’aumento economico sarà erogato in quattro tranche: 35 euro da luglio 2004, 37 euro da dicembre 2004, 23 euro da luglio 2005 e 30 euro da settembre 2006, mentre l’una tantum sarà erogata per 250 euro a luglio 2004 e per 150 euro a gennaio 2005.
“Avere raggiunto l’intesa – dice il presidente della Confcommercio di Vicenza Sergio Rebecca – è già di per sé un risultato utile a placare le tensioni dell’ultimo periodo di trattative. E’ stato trovato un punto di equilibrio tra le parti contrattuali e sono stati evitati, di conseguenza, gli scioperi già proclamati, che avrebbero causato sicuramente disagi ai consumatori e messo in difficoltà un settore, quello del commercio appunto, che sta risentendo i modo evidente di una situazione congiunturale non favorevole.
A livello provinciale, comunque, il confronto per il rinnovo del contratto si è svolto all’insegna del rispetto reciproco e senza che il conflitto si inasprisse eccessivamente. Ora valuteremo attentamente l’accordo nazionale, con le modifiche dell’ultima ora che hanno permesso di arrivare alla firma, ma in generale pare un’intesa equilibrata che porta dei vantaggi economici ai lavoratori proporzionati alle possibilità delle imprese, in una situazione di mercato non certo facile e con molte incertezze per il futuro.
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