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venerdì 06 febbraio 2004

L’UOMO SI VESTE DI SALDI

Altro che cartellino scontato. Giaccone in pelle, pantalone sportivo e abito da cerimonia, é l’uomo vicentino, quest’anno, a vestirsi di saldi. A sottolineare questa nuova tendenza, insolita quanto curiosa, oggi sono gli stessi commercianti della provincia, che raggiunti da una breve indagine telefonica da parte della Confcommercio di Vicenza, confermano: a tuffarsi a menadito tra gli scaffali dei prezzi al ribasso, di questo tempi, sono prevalentemente i mariti e i padri di famiglia.
A un mese dall’inizio delle svendite di stagione, il bilancio può dirsi così positivo. Superato il vero e proprio assalto delle prime settimane, gli acquisti sembrano aver raggiunto uno stadio di normalizzazione, attestandosi sugli stessi livelli degli anni scorsi. Buono il settore valigeria, dove di fatto la contrazione dei consumi registrata un po’ ovunque nel periodo natalizio non aveva inciso in modo esagerato sul comparto. Ma più che discreto anche il reparto maglieria, specialmente donna, che dopo il fermo quasi totale dei mesi passati ha subito una insperata ripresa grazie all’acquisto di capi piccoli e colorati.
I problemi di portafoglio da un lato e il guardaroba antiquato dall’altro, infatti, hanno portato i padri di famiglia, più che le loro dolci consorti, ad attendere con maggior frenesia le svendite di fine stagione. Per loro, un mercato che ha saputo offrire di tutto e di più.
“Non c’è dubbio che sia stato il comparto maschile a tirare maggiormente in questo mese - conferma Renato Corrà, presidente provinciale dei dettaglianti abbigliamento Confcommercio e titolare di più negozi a Thiene -. Molto attento alla percentuale di sconto applicata, infatti, l’uomo vicentino quest’anno si è rivestito con i saldi da capo a piedi, lasciando ogni dovizia di particolari alla coniuge che lo accompagnava.”
Ma eccezion fatta per questo settore, “è indubbio- secondo Corrà -, che l’appeal dei mesi di sconti, in generale, sta via via perdendo piede.” E la causa, stando al presidente provinciale dei dettaglianti, non può che essere una sola, “l’aumento indiscriminato degli spacci aziendali, che negli ultimi tempi- spiega -, stanno letteralmente invadendo la provincia.”
“Ormai non è più una questione di capi difettati o rimanenze di magazzino - precisa infatti Corrà -. Quella messa in essere oggi dai produttori è una vera e propria politica scorretta, che sta dando forti difficoltà ai commercianti che si occupano di griffe e marchi, già sottoposti ad obblighi piuttosto rigidi sul fatturato.”
A fare però la differenza di mercato sono i giovani, che vestiti di tutto punto, con jeans slabbrati e tagli alla moda, non sembrano dare la minima importanza ai cartellini deprezzati. Per loro, precisano infatti i commercianti interpellati, vige un solo imperativo: cavalcare, in tempo reale, le novità di stagione e sfoggiare marchi alla moda.
Decisamente buona, invece, la stagione del comparto valigeria, che dopo un fermo quasi totale nel mese di ottobre, ha ripreso a dominare il settore. E più che positivo anche il settore calzature, che grazie alla stagione dei saldi, sta registrando un tutto esaurito su molti modelli.
“Fare un bilancio complessivo sull’andamento dei saldi, in questo momento, è ancora prematuro - commenta Paolo Chiarello, vicepresidente della Confcommercio provinciale nonché titolare dell’omonimo negozio di abbigliamento a Costabissara -. Ma conforta sapere che non pochi punti vendita in provincia hanno registrato, rispetto lo scorso anno, anche un più trenta per cento negli acquisti di fine stagione. Sintomo, questo, che il meccanismo funziona e che l’attenzione dei consumatori non si è assopita”.
Anzi. Proprio la contrazione dei consumi, registrata nel periodo natalizio, ha dato vita secondo Chiarello ad una insperata fidelizzazione del cliente. “L’obbligata attenzione alle spese degli ultimi tempi - spiega infatti il vice presidente -, ha fatto sì che la gente abbia accuratamente selezionato il prodotto dei proprio desideri, l’abbia pazientemente atteso in saldo, e sia poi corso dallo stesso negoziante al momento opportuno, apprezzandone così al contempo la qualità e la quantità delle merci esposte”.
Discrete, del resto, anche le vendite del comparto bambini, dove gli sconti di fine stagione, confermano i commercianti del settore, hanno attirato l’attenzione anche sulle novità in arrivo, pur mantenendo ferma la regola madre di acquistare solo il necessario e a prezzo ridotto.
Per l’articolo sportivo, invece, i saldi non hanno apportato novità di spessore, salvo a ridosso delle grandi nevicate di gennaio dove la percentuale delle vendite, specie dei nuovi capi da sci, ha subito una lieve inflessione.
E’ proprio di questi giorni, del resto, il sentore di una possibile liberalizzazione dei saldi e delle vendite straordinarie, annunciata dal ministro delle Attività produttive, Antonio Marzano. Sull’argomento, gli operatori del settore hanno già espresso un parere negativo, puntando il dito sui pericoli di una minore trasparenza e confusione sui prezzi effettivi del prodotto, che uniti alla congiuntura economica, porterebbero di certo ad un allontanamento del cliente e ad una ulteriore contrazione dei consumi.


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