RICERCA PRODOTTI : {{query}}

{{errore}}
venerdì 16 gennaio 2004

PARCHEGGI IN CITTA’: NON E’ SOLO QUESTIONE DI NUMERI MA DI TARIFFE”

“Il fatto che abbiamo raggiunto 10 mila posti di parcheggio non può che farci piacere. Del resto nessuno può dimenticare che a portare avanti a Vicenza in questi anni la battaglia dei parcheggi, quando i posti-macchina latitavano, e a sollecitare l’impegno in questo senso delle Amministrazioni che si sono succedute, siamo stati proprio noi della Confcommercio. Ora, però, nel dare merito a chi di questo basilare problema si è finalmente interessato, non è il caso di fare proclami ma di risolvere questioni che restano sul tappeto e che continuano a rendere spesso problematica la sosta”.
Il presidente Ascom della Sez. 1 Luciano Pozzan reagisce così alla notizia del record da parking che piazzerebbe Vicenza al secondo posto fra le città italiane tra i 100 e i 200 mila abitanti nel rapporto fra abitanti e posti-auto. “Il numero dei posteggi è una cosa, ma la realtà poi è un’altra e non si può ragionare solo in termini aritmetici. Riconosco che questo può essere gratificante ma la verità è che in centro storico parcheggiare non è sempre facile, che molte volte si rischia di rincorrere il posto più vicino alla zona del centro in cui si vorrebbe accedere continuando a girare a vuoto, e che soprattutto a Vicenza un posto-auto costa parecchio. Ora pare che le Aim abbiano finalmente aggiornato i parcometri per accettare anche le “soste brevi” dei primi 15 minuti, ma certo è che le tariffe attuali restano troppo alte”.
Secondo Pozzan va bene la disponibilità di posti fuori le mura, ma la fame di parcheggi di prossimità, di servizio al cliente così come avviene per i centri commerciali, non è di certo soddisfatta.
“Proprio per questo – dice Pozzan – siamo soddisfatti della decisione presa per il futuro parking San Francesco nelle vicinanze dell’ospedale e di piazza Marconi. Finalmente si risolve un problema che ha penalizzato non poco i commercianti di questa zona sia per la carenza di spazi e sia per il frequente rivoluzionamento della circolazione. Questa è un’area che ha assoluta necessità di posti-auto e confido che l’opera giunga celermente in porto”.
Ma il problema principale per il presidente della delegazione cittadina della Confcommercio restano le tariffe “troppo care”. “Le nostre proposte – osserva – le abbiamo fatte da tempo. Secondo noi, l’estensione dell’area a pagamento non deve portare a un incremento delle tariffe.


./.




I parcheggi più cari non dovrebbero superare la tariffa oraria di 1,50 euro, e si dovrebbe ridurre ulteriormente l’importo in relazione all’aumento della distanza dal centro. Inoltre, come è regola all’estero e come avviene in altre città italiane, il parcheggio dovrebbe essere gratuito almeno per i primi trenta minuti per consentire le commissioni veloci e le semplici consegne. La tariffa piena si dovrebbe raggiungere dopo la prima ora di permanenza”.
Ma c’è anche un’altra questione che sta molto a cuore alla Confcommercio: “Lo sosteniamo da tempo – dice Pozzan - . Le maggiori risorse derivanti dall’ampliamento delle zone a pagamento dovrebbero essere reinvestite in azioni e promozioni a favore del centro. Mi riferisco alla completa gratuità dei parcheggi di interscambio e centrobus nei pomeriggi di venerdì e sabato, e la gratuità domenicale totale per tutti i parcheggi. Inoltre, non dovrebbe essere applicata alcuna tariffa dopo le ore 20 e per il periodo notturno per incentivare la fruizione del centro anche di sera a favore delle attività di ristorazione e i dei pubblici esercizi che si impegnano a rivitalizzare il cuore della città”.



Condividi su Facebook Condividi su LinkedIn Stampa pagina