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giovedì 15 gennaio 2004

SOSPESO LO SCIOPERO DEI FRANCOBOLLI

E’ stato sospeso lo sciopero dei francobolli indetto dalla Federazione Italiana Tabaccai contro le Poste Italiane. Da ieri (15 gennaio), tutti i commercianti vicentini aderenti alla Fit provinciale hanno ripreso la vendita dei valori bollati dopo un fermo durato tre giorni.
Lo stato di agitazione, infatti, che doveva durare fino a domenica, era stato proclamato la scorsa settimana su tutto il territorio nazionale. Motivo, l’entrata in vigore, dal primo gennaio scorso, delle nuove tariffe decise a fine anno dalle Poste Italiane, che se da un lato hanno diminuito il costo di una singola lettera in posta prioritaria (da 62 a 60 centesimi), dall’altro non hanno dato il via alla distribuzione sul mercato dei francobolli nelle nuove pezzature. Il risultato è che in nessuna delle 870 tabaccherie vicentine e negli uffici postali periferici c’era traccia dei nuovi valori postali.
“Grazie all’azione di tutta la categoria- afferma con soddisfazione Mario Noale, presidente provinciale della Fit-Confcommercio-, l’accordo è stato finalmente raggiunto. Le Poste Italiane, per bocca del loro direttore generale Massimo Sarmi, hanno riconosciuto i disagi arrecati alla categoria e si sono impegnate per una fornitura a breve dei nuovi tagli di francobolli.”
“Ciò che più conta- precisa però Noale-, è l’intesa raggiunta con la direzione centrale delle Poste che ha convenuto, per il futuro, una programmazione più ponderata e condivisa con la categoria commercianti. Dal canto suo, infatti, la Fit avrà cura di rappresentare, nelle competenti sedi ministeriali, l’opportunità di norme regolamentari che garantiscano la stampa, la distribuzione e il rifornimento dei nuovi valori al momento dell’entrata in vigore di ogni manovra tariffaria”.
Tra gli impegni sottoscritti con il vigente accordo, anche la disponibilità delle Poste a valutare le eventuali giacenze non più utilizzabili a causa della nuova prezzatura, accettando così la restituzione di tutti i valori in fogli interi entro 90 giorni a partire dal 15 gennaio.


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