RICERCA PRODOTTI : {{query}}

{{errore}}
venerdì 09 gennaio 2004

LA NEVE SALVA I VACANZIERI DEL DOPO NATALE

E’ intervenuta la neve a fare da salvagente ad una stagione che si apriva, per il turismo vicentino, con qualche riserva. Incorniciate dai fiocchi, infatti, le festività natalizie hanno chiuso con un insospettato segno positivo.
L’augurio di una stagione che si può dire ben avviata arriva così dall’Altopiano che, grazie all’apertura degli impianti sciistici, ha registrato per il ponte di Capodanno il tutto esaurito ovunque. Chiusura del resto positiva anche per Tonezza, specie nei primi giorni dell’anno. E situazione invariata a Recoaro, dove la neve, di fatto, ha richiamato numerosi pendolari dello sci.
“Vista così, a caldo, la stagione non poteva ricevere battesimo migliore- commenta Angelo Fantin, presidente mandamentale dell’Ascom di Asiago-. Anche se purtroppo non si può parlare di afflussi continuativi. A giornate record, infatti, seguite al Capodanno, dove i chilometri di coda sul costo parlavano da soli, si sono alternati giorni di calma e anche troppa tranquillità. Se questo turismo a singhiozzo sia l’effetto di un traffico che si è temuto, a torto, congestionato oppure sia una tendenza destinata a perdurare, si vedrà solo nelle prossime domeniche”.
Buone del resto le presenze negli alberghi e nei punti di ristorazione di tutto l’Altopiano. Le richieste di prenotazioni si sono sbloccate, infatti, un po’ per tutti a partire dalla prima nevicata del 28 dicembre. Ma se i fiocchi bianchi hanno richiamato da tutto il Triveneto e dintorni i giovani sciatori al seguito delle loro famiglie, sono gli stranieri i grandi assenti del nuovo anno. Al turismo di nicchia, infatti, fatto di consolidate settimane bianche e di presenze rinnovate di anno in anno, si è andato via via sostituendo un turismo mordi e fuggi, composto da famiglie in gita per pochi giorni e con prenotazioni dell’ultimo minuto. Più che ottimo d’altronde il richiamo lanciato dalle piste da fondo dell’Altopiano che tra le diverse attrazioni della stagione ha sicuramente giocato un ruolo da leone.
“L’unica cosa certa- spiega Aldo Costa, titolare dell’Hotel Valbella, a Gallio-, è che il turismo, negli ultimi anni, ha cambiato faccia. Basta guardare l’andamento dei ristoranti durante le festività per capire come le abitudini si sono evolute. Pochissimi infatti i cenoni o i pranzi prenotati: la gente ha preferito mangiare a casa, le pizzerie lamentano un calo, gli alberghi hanno sempre e comunque registrato qualche stanza vuota. Se l’afflusso è stato record, è la modalità della spesa che si è modificata.”


./.



Buono comunque, nel complesso, tutto il periodo delle feste natalizie. La macchina delle prenotazioni per le settimane bianche, infatti, è già partita. “Si tratta prevalentemente di romani, emiliani e qualche lombardo- spiega Bruno Clementi, titolare del Lina Park Hotel di Asiago-. Il più delle volte sono clienti affezionati, che conoscono il posto e se ne sono innamorati. Ma è ormai chiaro che il nostro non è più un turismo di lunghe prenotazioni. Semmai l’opposto, famiglie in gita per il fine settimana e giovani coppie per un week-end sulla neve.”
Stagione del resto positiva anche per Tonezza, dove il Capodanno ha registrato un insospettato tutto esaurito. La neve, presente già ad 800 metri, ha infatti invogliato la presenza dei villeggianti, del resto già richiamati dall’apertura degli impianti innevati artificialmente.
“E’ difficile al momento fare delle previsioni a lungo termine- commenta Quirino Fontana, titolare dell’Hotel Ciclamino-. Ormai è chiaro, infatti, che si deve vivere alla giornata. I turisti chiamano due giorni prima per prenotare le camere, e pernottano in albergo solo per un paio di notti. E’ il modo di fare vacanza che è cambiato.”
L’auspicio, ora, per una nuova stagione turistica della zona è legato alla possibile apertura del Carosello, che negli intenti dovrebbe unire gli impianti di risalita dei Fiorentini a quelli di Tonezza, sfruttando così il treno già ben avviato del turismo trentino che supera il milione e mezzo di presenze stagionali.
Situazione di per sé invariata, invece, per Recoaro. Le presenze negli alberghi, infatti, non hanno subito particolari incrementi rispetto le precedenti stagioni, anche se la neve, caduta abbondante a Recoaro Mille, ha richiamato numerosi appassionati dello sci. “La speranza, ora, è che il 2004 si confermi come l’anno della svolta- commenta Antonio Tomasi, presidente degli albergatori locali-. Per la stagione prossima, infatti, si prevede l’apertura della cabinovia, oggi ancora non funzionante. E questo consentirà di promuovere con più vigore tutte le iniziative invernali”.
Ma se la neve ha salvato la stagione in montagna, non è invece periodo per le presenze turistiche nella città di Vicenza. Le feste natalizie infatti, come da consuetudine, non hanno registrato grandi numeri negli alberghi della provincia. Da una indagine effettuata tra le principali strutture ricettive associate a Confcommercio Vicenza, la presenza di turisti stranieri in città si attesta, come ogni anno, sull’ordine del centinaio. Poche le stanze occupate per più di una notte, quasi a testimoniare che il turismo natalizio a Vicenza è per lo più composto da stranieri in visita a parenti ed amici. Salvo rari casi, in cui gruppi di 50 persone hanno pernottato in prossimità della città, gli alberghi sono infatti rimasti pressoché liberi o con un presenza di camere occupate intorno al 20 per cento. La speranza, ora, va alla prossima stagione primaverile, quando le temperature più miti potranno invogliare il turismo appassionato all’arte e alla buona cucina.



Condividi su Facebook Condividi su LinkedIn Stampa pagina