Un decreto impone, dal 14 marzo 2002, di servire solo da confezioni integre e aperte davanti al cliente La Fipe: «Un provvedimento immotivato»
Addio al caro vecchio bicchiere di acqua minerale. Se non ci saranno modifiche dell’ultima ora, infatti, dal 14 marzo 2002 i pubblici esercizi non potranno più servire al cliente acqua minerale prelevata da una bottiglia aperta in precedenza e conservata in frigorifero. Un decreto ministeriale firmato dal Ministro della Salute (n. 289 del 13 dicembre 2001) concernente la «Commercializzazione delle acque minerali naturali negli esercizi pubblici» ha infatti imposto di vendere al consumatore solo acqua minerale naturale originariamente preconfezionata in confezione integra o previa apertura della confezione al momento della somministrazione. Pronta la replica della Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) che in una nota ha bollato il provvedimento come «immotivato e privo di basi scientifiche. La somministrazione di acqua minerale prelevata da una bottiglia aperta in precedenza e correttamente conservata - prosegue la nota della Fipe - non costituisce un pericolo per la salute pubblica». La Fipe ha inoltre evidenziato che «tale iniziativa avrà sugli esercizi e sulla clientela ricadute economiche, visto che le confezioni d acqua minerale in formato ridotto non sono al momento reperibili sul mercato in quantitativi idonei e a costi compatibili». Per questo la Fipe ha chiesto al Ministero della Salute un riesame del decreto che, se applicato, sarà destinato a creare gravi intralci nello svolgimento dell’attività di somministrazione. In caso contrario la Federazione dei pubblici esercizi ha già in programma di procedere ad una impugnativa in sede giurisdizionale.