IL PROTOCOLLO D’INTESA SULL’EURO
Nr. 23 del 18/12/2001
Ai consumatori garantite correttezza e trasparenza
In data 10 dicembre 2001 la Confcommercio nazionale, insieme alla FAID-Federdistribuzione, FEDERCOM - Federazione Commercio Associato Moderno e INDICOD - Istituto per le imprese di beni di consumo, ha sottoscritto a Roma un Protocollo d’intesa in materia di conversione e arrotondamento dei prezzi in euro.
L’intesa, promossa dal Ministero delle Attività Produttive, ha registrato l’adesione di tutte le principali componenti del mondo della distribuzione, oltre che del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti, con l’impegno comune di rispettare un comportamento corretto e dunque di stabilire un clima di fiducia e certezza con l’introduzione della nuova valuta. Rportiamo il testo del protocollo d’intesa
Consapevoli del fatto che il comparto distributivo per l’elevato numero di transazioni commerciali cui dà vita quotidianamente rappresenterà nella fase di transizione all’Euro il settore cerniera chiamato ad assolvere funzioni informative e di alimentazione del circolante nei confronti di una grande massa di cittadini e, tra questi, segnatamente, delle categorie più deboli (anziani, bambini, ipovedenti, ecc);
Consapevoli altresì che i problemi di un corretto funzionamento del comparto distributivo percorrono a ritroso l’intera filiera produttiva composta di imprese industriali , commerciali e di servizi.
Premesso che la dinamica dei prezzi risulta influenzata dall’andamento dei mercati finanziari, dal costo delle materie prime, nonché dai listini industriali e dalle tariffe dei servizi e ritenuto che:
• il passaggio dalla Lira all’Euro, fissato per il 10 gennaio 2002, potrebbe dar luogo, tra gli altri, a problemi di conversione e di arrotondamento dei prezzi al consumo;
• detti problemi potrebbero protrarsi per tutto il periodo della doppia circolazione stabilito nel 1° bimestre 2002;
• le conseguenze negative per il settore distributivo nel suo complesso, derivanti sia da una scarsa trasparenza dei prezzi, sia da un possibile rallentamento dei consumi (già fisiologico dopo il periodo natalizio), potrebbero essere accentuate da incertezze e timori sulla dinamica dei prezzi;
Rilevato che, preoccupazioni legate ad arrotondamenti dei prezzi in sede di conversione sono emerse anche a livello europeo nella riunione dei Direttori Generali del Commercio Interno svoltasi a Bruxelles il 6 febbraio 2001, da parte di alcune delegazioni nazionali;
Ritenuto che tensioni sui prezzi al consumo potrebbero determinare spinte inflattive anche non riassorbibili nel tempo;
Consci che il passaggio all’Euro è destinato a conferire maggiore responsabilità e a valorizzare il ruolo sociale proprio del settore distributivo;
Allo scopo di tutelare aspettative e certezze dei consumatori, unitamente all’immagine dei comniercianti;
Considerati gli esiti delle riunioni preparatorie svoltesi presso il Ministero delle Attività Produttive, Direzione Generale Commercio Assicurazioni e Servizi alle quali hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni di categoria che hanno manifestato un generale atteggiamento favorevole in relazione ad un’azione mirata in tal senso;
si conviene quanto segue:
Le associazioni firmatarie del presente accordo si impegnano ad intraprendere ogni efficace iniziativa che ritengano opportuna affinché in sede di passaggio all’Euro e nel periodo di doppia circolazione lira/Euro (primo bimestre del 2002) i loro associati si attengano a comportamenti trasparenti e corretti, tali da evitare fenomeni artificiosi di arrotondamento dei prezzi in aumento, in occasione ed a causa della loro conversione in Euro, con conseguente decurtazione del potere di acquisto dei consumatori.
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