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mercoledì 29 agosto 2001

CONFCOMMERCIO SU PENSIONI

Le anticipazioni sulle modalità con le quali potrà essere revisionato il sistema pensionistico, fatte dal sottosegretario al lavoro e al welfare, Antonio Brambilla, incontrano il disappunto dei vertici della Confcommercio vicentina.

La proposta del Governo prevede infatti di elevare fin da subito al 19% la misura dell’aliquota contributiva per i parsubordinati, per gli artigiani e per i commercianti, senza attendere l’entrata a regime, nel 2014, degli aumenti già previsti dall’attuale normativa.

“E’ una proposta che non regge poiché colpisce delle categorie economiche senza offrire alcuna contropartita, tra l’altro in una situazione di mercato di obbiettiva difficoltà” – commenta il presidente Sergio Rebecca-. Ci rendiamo conto benissimo dell’urgenza del Governo di mettere mano al sistema pensionistico per far quadrare i conti, ma non è accettabile che si pensi di poter attingere sempre alla solita fonte”.

“Quella che è stata ventilata – conclude Rebecca – è una ricetta sbagliata che non produce alcuna riforma e che tende, invece, ad aggravare la situazione attuale facendo pagare il prezzo più salato al lavoro autonomo nel suo complesso. Ci auguriamo che, nonostante questa falsa partenza, la riforma del welfare possa essere tra i primi appuntamenti di questo autunno e che sul tema si apra un serio quanto costruttivo dialogo tra il Governo e le parti sociali”.
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