RICERCA PRODOTTI : {{query}}

{{errore}}
venerdì 10 agosto 2001

UNO STAMPATO INGANNEVOLE E LA TRUFFA E’ IN AGGUATO

Destinatari i titolari di numerose aziende nel vicentino: sembra un obbligo, invece è l’adesione a un centro elaborazione dati


Sembra un invito a versare una somma in denaro obbligatoria, in seguito all’iscrizione dell’azienda nel Registro delle Imprese. Invece è una vera e propria proposta di stipulazione di un contratto in base al quale la ditta, una volta pagato il corrispettivo di quasi novecento mila lire, si ritrova iscritta nella Banca Dati dell’ente proponente, un certo Centro Elaborazioni Dati di Carlo Demartis, con sede ad Alghero.
Sono numerose le aziende, anche vicentine, che stanno ricevendo in queste settimane un singolare stampato dal carattere se non altro equivoco. La presentazione grafica del testo, di particolare impatto sul piano dell’immagine, rischia così di trarre in inganno i titolari delle imprese, convinte di dover sborsare il denaro senza possibilità di replica. Ma non è così, come avvisa la Confcommercio provinciale, che mette in guardia i propri associati al fine di evitare loro un brusco risveglio. Nessuno vieta alle ditte di aderire all’iniziativa, ma, considerata la ridotta utilità delle prestazioni offerte dal fantomatico CED, se non altro è il caso di valutare in maniera seria e attenta l’opportunità di stipulare un contratto del genere.
Chiunque avesse ricevuto lo stampato può rivolgersi nelle sedi dell’Associazione per ricevere maggiori informazioni.


Condividi su Facebook Condividi su LinkedIn Stampa pagina