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martedì 10 aprile 2001

NO A CORSO S. FELICE A SENSO UNICO, SI’ ALLA RIQUALIFICAZIONE DI UNA STRADA COMMERCIALE IMPORTANTE PER LA CITTA’

Le osservazione degli operatori dell’Ascom-Confcommercio sulla proposta di nuova viabilità.

Nel corso di una partecipata Assemblea tenutasi presso la sede provinciale dell’Ascom in via Faccio, gli operatori delle attività commerciali, turistiche e dei servizi della zona di S. Felice-Viale Milano si sono confrontati sulla proposta di riorganizzazione della viabilità avanzata qualche settimana fa dal Comune, tramite l’assessore Cicero, che prevede, fra l’altro, il senso unico in Corso S. Felice dall’intersezione con Via Legione Antonini a Viale Roma.
L’incontro è servito per mettere in evidenza - grazie ad una precisa relazione illustrata dal dr. Fernando Lucato, consulente dell’Associazione per le problematiche urbanistiche – la necessità di ulteriori approfondimenti rispetto ad un intervento che, almeno in prima battuta, si presenta di difficile attuazione .
“E’ necessario chiarire – spiega Giovanni Parise, presidente di zona (sezione 6) dell’Ascom – che la sostituzione degli impianti semaforici con lo schema a rotatoria non è di per sé sufficiente, in ambito urbano, ad ottenere la riduzione dell’inquinamento causato dal traffico, che è il primo obiettivo dell’ipotesi progettuale sottopostaci. Occorrerebbe almeno prevedere in parallelo una estesa campagna di monitoraggio sugli agenti inquinanti al fine di non spostare semplicemente da un punto all’altro le emissioni dannose. Inoltre l’attuale semaforo non appare completamente eliminabile poiché dovrebbe essere comunque garantito l’attraversamento pedonale con il rischio di effetti simili a quelli che hanno mandato in tilt il “ring” della vicina Treviso”.
“Queste ed altre osservazioni discusse durante l’Assemblea degli operatori – prosegue Parise – sono state raccolte in un documento che abbiamo trasmesso al Sindaco ed a tutti gli assessori competenti, chiedendo di avviare una dialogo basato sull’analisi dei flussi di traffico e che tenga conto del ruolo economico e sociale delle varie strade: corso S. Felice è una via ricca di attività commerciali e come tale deve essere valorizzata, così come esplicitamente richiama la legge sul commercio che attribuisce alla funzione commerciale il ruolo di “riqualificazione del tessuto urbano””.
“Sia ben chiaro – conclude Parise – che usare prudenza negli interventi e progettare con attenzione non deve voler dire non fare nulla; il nostro documento contiene anche delle prime proposte, sia per la viabilità che per l’arredo urbano, sulle quali ragionare. Ciò che temiamo sono le “sperimentazioni alla cieca” i cui benefici sono dubbi ma il cui danno alle attività commerciali è immediato e certo: quanto è accaduto in borgo Scroffa insegna”.

IL DIRETTORE
(Avv. Andrea Gallo)
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