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venerdì 27 settembre 2002

“IL MERCATO DI MAROSTICA DEVE RESTARE IN PIAZZA”

La presa di posizione di commercianti ambulanti. Una lettera al sindaco Bertazzo.

Il mercato di Marostica non si sposta. I commercianti ambulanti insorgono e inviano al sindaco Alcide Bertazzo una lettera che non lascia molti dubbi sulla volontà di una categoria che dall’ipotizzato spostamento dei banchi di vendita fuori le mura si vedrebbe pesantemente penalizzata. Non è la prima volta che la Fiva, l’associazione provinciale dei venditori ambulanti e su aree pubbliche che fa capo alla Confcommercio, prende posizione sul problema. Un primo parere negativo era stato espresso con decisione dal presidente nel corso di un incontro con l’Amministrazione tenutosi nelle scorse settimane. E in quell’occasione la delegazione della Fiva manifestò al sindaco Bertazzo la contrarietà allo spostamento del mercato anche da parte dei commercianti in sede fissa e dei negozianti del centro di Marostica. E ora ecco la lettera, piuttosto perentoria, nella quale si evidenzia la grande funzionalità raggiunta dal mercato, frutto di una pluridecennale integrazione dell’offerta merceologica, che – scrive Adriano Girardello, presidente provinciale della Fiva Confcommercio - grazie a una buona disposizione dei banchi ha richiamato un sempre maggior numero di acquirenti. In particolare – evidenzia Girardello - portare fuori le mura interi settori merceologici o addirittura il settore trainante degli alimentari significherebbe canalizzare la clientela solo da quella parte facendo disertare la piazza e snaturando il mercato. E poi aggiunge: “La nuova collocazione degli automarket e degli altri mezzi pesanti, circa una ventina, sottrarrebbero posti-auto all’area di Porta stazione che sono invece indispensabili per chi deve fare acquisti o visitare la città. Inoltre i consumatori non trovando parcheggi non frequenterebbero più il mercato. Calerebbe il numero dei compratori, ma anche quello dei venditori, e il danno lo avvertirebbero anche le casse comunali nelle quali finiscono gli importi dovuti per l’occupazione del suolo pubblico”.
Insomma, secondo Girardello, trasferire il mercato dalla sua collocazione storica significherebbe, anche per le conseguenze di carattere economico, condannarlo a un declino inesorabile. E nella sua analisi il presidente degli ambulanti smonta anche il castello delle motivazioni che sarebbero alla base dell’eventuale spostamento, e cioè la salvaguardia della pavimentazione della scacchiera, l’eliminazione del transito dei mezzi pesanti in piazza Castello e l’adozione delle nome di sicurezza durante lo svolgimento del mercato . “Le prime due ragioni - sostiene Girardello – sarebbero senz’altro condivisibili se il discorso venisse applicato a tutti coloro (specie i mezzi pesanti) che utilizzano la piazza a qualsiasi titolo o se i possibili danni non potessero essere risarciti. La terza ragione – dice in sostanza – non regge, in quanto con lo spostamento dei banchi solo in parte ci si adeguerebbe alla normativa sulla sicurezza. E poi – aggiunge – in caso di necessità sarebbero gli stessi operatori a prendere le decisioni più opportune sgombrando l’area per lasciar passare i mezzi di soccorso”.
Altre considerazioni di Girardello. Il mercato – osserva – si effettua solo una mezza giornata alla settimana con una sosta dei mezzi per 6 ore al massimo “per cui non si comprende quali problemi si possono provocare”. Quanto poi alla perdita di immagine “il mercato si svolge in giornata non festiva e tutte le piazze del mondo ospitano un mercato ambulante”.
Fin qui la lettera. “Speriamo- conclude Girardello – che l’Amministrazione tenga conto delle nostre argomentazioni”. Intanto a sostegno della posizione degli ambulanti è stata avviata una sottoscrizione pubblica e sono già molti i cittadini che hanno dato la loro firma perché il mercato all’aperto di Marostica resti in piazza vicino al castello nei luoghi simboli della città medievale.

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