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lunedì 19 agosto 2002

UN’ESTATE NEL SEGNO DELLA SICUREZZA

Per i commercianti, in ferie o al lavoro, rimane l’incubo criminalità. E la Regione emana un bando per contributi all’installazione di sistemi di protezione
Il presidente dell’Ascom di Vicenza Sergio Rebecca: “Le nuove tecnologie, come l’installazione di sistemi di videosorveglianza collegati con le centrali operative delle Forze dell’Ordine, possono essere un buon deterrente”

D’estate non va mai in ferie, anzi, proprio in questo periodo registra il picco della propria “attività”. Stiamo parlando della criminalità, uno dei problemi più sentiti da parte dei cittadini e degli operatori economici. Un pensiero costante, anche quando ci si sta godendo un meritato riposo: “La paura di subire un furto finché si è in ferie è qualcosa che non si lascia a casa o in negozio ma che ti porti dietro in qualsiasi luogo di villeggiatura – conferma Sergio Rebecca, presidente della Confcommercio di Vicenza – Senza contare poi di chi, e sto parlando dei tanti operatori del commercio della nostra provincia, in questo periodo sono aperti per garantire ai cittadini un servizio fondamentale: la possibilità di acquistare tutto ciò che serve, dai giornali ai generi alimentari, senza dover impegnarsi in dispendiosi “tour” alla ricerca del negozio aperto. Anche se la città in questi giorni non è propriamente deserta, lavorare nel pieno del periodo estivo significa essere più facilmente esposti al rischio rapine”.
Oltre ai malintenzionati, però, anche la sicurezza quest’anno non va in ferie. Nel pieno periodo ferragostano la Regione Veneto ha infatti emanato un bando di finanziamento specificatamente mirato alle attività commerciali e artigianali e mirato a favorire l’installazione di impianti di allarme e dispositivi di sicurezza. Lo scopo è quello di scoraggiare le azioni criminose nei confronti di attività particolarmente a rischio perché a diretto contatto con il pubblico. E fra queste attività, la priorità è data proprio ai quei settori economici maggiormente colpiti dal problema criminalità: le rivendite di generi di monopolio; i distributori di carburante; le gioiellerie, oreficerie e orologerie; le edicole; gli esercizi al dettaglio di articoli di foto ottica; gli esercizi per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande; i noleggiatori da rimessa con conducente; gli autotrasportatori; i taxi; le pelliccerie; gli antiquari; le farmacie; discoteche e sale da ballo.
“Una lunga lista di attività – commenta Sergio Rebecca – che conferma come il mondo della microimpresa ed in particolare del commercio sia troppo spesso l’obiettivo di azioni criminose”. Ecco allora che la Regione ha messo a disposizione più di un milione di euro per la sicurezza di queste imprese.
Sono finanziabili, tra l’altro, collegamenti telefonici, telematici e informatici anche con centrali di vigilanza, videoprotezioni a circuito interno e circuiti di videocamere, casseforti con apertura a tempo, sensori infrarossi e rilevatori ad alta tecnologia, centrali antifurto, oltre che i classici vetri antisfondamento, inferriate in ferro, porte blindate. Il contributo regionale è pari al 30% della spesa, che deve essere compresa da i 1.550 e i 28.850 euro e deve riguardare interventi effettuati nel periodo che va dal 1. gennaio al 31 dicembre di quest’anno. Le domande vanno inoltrate alla Regione entro il 15 ottobre 2002 e il fatto di presentarle attraverso organismi di garanzia - per i commercianti è disponibile Garanfidi che ha sede presso l’Ascom di via Faccio a Vicenza – costituisce un ulteriore criterio di priorità nella graduatoria che sarà poi stilata.
“ Mi sembra che questo bando risponda appieno alle esigenze proprie delle imprese del commercio – commenta il presidente dell’Ascom di Vicenza Sergio Rebecca – e soprattutto ai passi avanti fatti dal settore sicurezza in termini di tecnologia. Oggi, grazie ai collegamenti telematici, le imprese hanno a disposizione dei deterrenti molto efficaci. La nostra Associazione, per esempio, ha recentemente stretto una convenzione con una nota società vicentina per l’installazione di un sistema di videosorveglianza collegato direttamente con le centrali operative di Polizia e Carabinieri, che ha riscosso un notevole interesse da parte degli operatori. Ai prezzi già favorevoli della convenzione oggi si aggiunge la possibilità di accedere ad un interessante contributo da parte della Regione”.
E’ infatti di pochi mesi fa la presentazione del “progetto sicurezza” dell’Ascom di Vicenza studiato per le imprese del commercio, del turismo e dei servizi maggiormente esposte al rischio criminalità. In pratica, grazie a una speciale convenzione fra l’Esac spa, l’Ente servizi dell’associazione commercianti e la Videotecnica Security srl di Vicenza, azienda leader nel settore dei sistemi di sicurezza, controllo accessi e videosorveglianza, gli operatori hanno la possibilità di installare nei propri esercizi dei sistemi anti-rapina altamente sofisticati con videocamere collegate in diretta con le Forze dell’Ordine. Il servizio è basato sull’utilizzo di telecamere digitali a colori e interfaccia modem collegati via telefono con il 112 o il 113. Schiacciando un pulsante di allarme le telecamere si attivano e trasmettono le immagini in tempo reale al comando dei Carabinieri o nella centrale operativa della Questura. In pratica si azionano due monitor: il primo propone le immagini in diretta riprese dalle telecamere a circuito chiuso; il secondo ripropone automaticamente il film girato negli ultimi dieci minuti precedenti l’allarme. Quando scatta l’allarme ciò che accade nel negozio appare sullo schermo delle Forze dell’Ordine, che potranno agire di conseguenza. A questo punto, prima di giungere sul posto della rapina, gli agenti già conoscono i tratti somatici, l’abbigliamento e il tipo d’arma usata dai banditi. Inoltre, dalle immagini, possono ricavare fotografie ad alta risoluzione, e, nel caso i banditi interrompessero la linea telefonica, possono attingere informazioni dalla scatola nera del dispositivo.
“I dati parlano chiaro, i nostri operatori sono i più colpiti da furti e rapine– conclude Rebecca - . E la paura, ovviamente, è molto diffusa. Non si teme solo per ragioni economiche ma anche per la propria incolumità e per quella dei propri familiari. Credo che il nostro impegno nel ricercare e proporre i migliori sistemi di sicurezza, unito all’aiuto economico proveniente dalla Regione, sia un passo avanti nella giusta direzione. L’obiettivo è quello di permettere a tutti gli operatori economici, soprattutto quelli del terziario di mercato, che hanno un fondamentale ruolo di servizio nei confronti della cittadinanza, di poter lavorare in tutta tranquillità”.


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