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giovedì 03 novembre 2011

FOCUS GROUP DI CONFCOMMERCIO VICENZA: IN LEGGERA RIPRESA SOLO
IL COMPARTO DEI SERVIZI
Si sono conclusi gli incontri tra operatori, che permettono di tracciare il quadro della situazione reale delle imprese del terziario vicentine
Notizia del 3 novembre 2011

Nella sede della Confcommercio di Vicenza, a scadenza di ogni quadrimestre, si riuniscono gli imprenditori delle varie categorie per un focus group finalizzato a fare l’analisi dell’andamento economico del proprio comparto e per delinearne le prospettive. Questi incontri sono utili agli operatori per uno scambio di vedute oltre che per trovare soluzioni a problemi comuni. All’associazione di via Faccio, servono per trarre le indicazioni utili per tracciare il quadro della situazione reale delle imprese del terziario vicentine. I resoconti delle riunioni che si sono concluse di recente, fanno emergere uno scenario non rassicurante per tutte le imprese, senza distinzione. Complessivamente, infatti, la rilevazione mette in luce che il 36% dei titolari di aziende del terziario definisce “non buona” la propria situazione economica attuale. In tutti i settori risulta un aumento del prezzo delle forniture di merce e dei costi fissi di gestione dell’impresa e una diminuzione della redditività. Forti preoccupazioni giungono dal fronte del credito, dove in generale vengono segnalati problemi nei rapporti con gli istituti bancari e un significativo aumento dello spread applicato ai finanziamenti. Viene comunque evidenziata la volontà da parte delle aziende di evitare, fin quando possibile, la riduzione del personale.

Considerato l’attuale scenario economico, dove i consumi continuano a rimanere bassi, è il settore del commercio al dettaglio di generi non alimentari (abbigliamento, calzature, prodotti per la casa e la persona) quello che più di altri ha sofferto, nei primi 8 mesi del 2011. In termini di riduzione media del fatturato rispetto al 2010, il calo è stato del 3%. E’ anche il settore che più ha diminuito il personale: il 20% delle aziende con dipendenti interpellate, dall’inizio anno al 31 agosto 2011, ha ridotto il personale, mentre il 13% lo ha ridimensionato nel corso degli ultimi 4 mesi) e, forse proprio per questo, è anche il comparto dove è più contenuta la possibilità ricorrere, nel prossimo futuro, a ulteriori tagli. Nei primi otto mesi del 2011 (rispetto all’anno precedente) si può definire sostanzialmente stabile l’andamento delle attività dei settori carburanti, articoli sportivi, libri e prodotti di cartoleria, casalinghi, tessuti da arredamento e tendaggi, gioielleria e oreficeria, mentre risultano in calo: abbigliamento, calzature, prodotti farmaceutici, elettrodomestici, piante e fiori. In leggera crescita il settore dell’ottica.

Ma sono le aziende del comparto alimentare che, nel secondo quadrimestre 2011, hanno registrato un peggioramento più marcato rispetto all’andamento dei primi quattro mesi dell’anno. In particolare, i mesi di luglio e agosto hanno evidenziato più evidenti cali degli acquisti (rispetto all’anno precedente) e tendenzialmente si osserva un numero invariato di scontrini emessi, a fronte però di un importo medio più basso. In pratica, i clienti rimangono gli stessi ma spendono meno. Nei primi 8 mesi del 2011 le aziende del settore hanno assistito ad un calo medio del fatturato stimato intorno al 3% (rispetto allo stesso periodo del 2010). Stabile il numero di dipendenti, mentre sono in aumento i prezzi applicati dai fornitori.

Nel commercio all’ingrosso, il settore delle macchine industriali sta vivendo un periodo discretamente positivo, con un aumento del fatturato rispetto alla scorso anno. In linea con quello del 2010 il fatturato dei primi 8 mesi del 2011 per il settore dei materiali per l’edilizia, ma continuano le difficoltà per le aziende di ricevere il puntuale pagamento delle merci da parte dei clienti. In difficoltà, invece, il settore degli articoli di ferramenta, che registra una riduzione dei margini di guadagno oltre che dei fatturati.

Il secondo quadrimestre 2011, secondo quanto segnalato dalle imprese vicentine del comparto turismo è stato caratterizzato da un andamento leggermente peggiore rispetto al passato; in particolare nei mesi di luglio e agosto si è registrato un calo delle presenze nelle strutture ricettive della provincia. Per quanto riguarda il settore della somministrazione di alimenti e bevande, vale a dire bar ristoranti, trattorie, pizzerie, ecc., gli operatori descrivono una sostanziale stabilità sia nei dei fatturati che nella gestione dei dipendenti. Viene evidenziata una maggiore sofferenza da parte di quelle attività che non attuano politiche di rinnovamento delle attrezzature e dei locali e non investono nella formazione del personale. Sono, invece. le aziende del comparto dei servizi a delineare prospettive un po’ meno buie sul fronte della ripresa economica. Il focus group del comparto ha infatti rilevato un leggero aumento del lavoro nel corso del 2011; sempre più aziende chiedono la progettazione di cataloghi e un approccio professionale alle opportunità commerciali offerte dal mondo del web. Gli Internet provider, nel secondo quadrimestre 2011, segnalano fatturati in aumento (+5%) rispetto allo scorso anno. Nel quadro generalizzato di buon andamento del comparto dei servizi, rappresentano un’eccezione le agenzie immobiliari: nei primi 8 mesi del 2011, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, il settore evidenzia un marcato calo del fatturato (-15/20%), con la domanda di abitazioni in costante calo mentre i prezzi degli immobili rimangono stabili.

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