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mercoledì 24 settembre 2008

SUL NUOVO CCNL DEL TERZIARIO ASCOM VICENZAINCONTRA UNA DELEGAZIONE DELLA FILCAMS-CGIL

La dirigenza dell’Ascom di Vicenza si è incontrata, stamane, con una delegazione di lavoratori della Filcams-CGIL, che manifestavano davanti alla sede dell’associazione di via Faccio, contro il nuovo CCNL nazionale del settore Terziario recentemente sottoscritto (con esclusione della CGIL stessa).
Durante l’incontro il direttore Andrea Gallo ha ripercorso le tappe salienti che hanno portato alla firma dell’accordo con Cisl e Uil al termine di una trattativa lunga e complessa, nella quale si sono ricercate soluzioni utili ad affrontare le esigenze di competitività delle imprese commerciali e dei servizi in una difficile fase economica, garantendo al contempo una risposta significativa in termini di crescita dei salari.
Il confronto si è poi spostato su due temi, indicati da CGIL come centrali nella piattaforma della protesta: gli articoli del CCNL relativi al lavoro domenicale e quelli inerenti il contratto di apprendistato.
“Sulle aperture domenicali la nostra Associazione di Vicenza è sempre stata in prima linea contro qualsiasi tentativo di liberalizzazione e contro un loro aumento rispetto a quelle fissate per legge – ha affermato il direttore Gallo -; una posizione che abbiamo ribadito anche nel 2007, promuovendo un sondaggio tra tutti i nostri associati dal quale è risultato che il 90,6 per cento degli operatori interpellati considera l’attuale regime di deroghe alle chiusure festive sufficiente se non addirittura troppo liberale. Chiaro che di fronte ad una tale presa di posizione degli stessi imprenditori, risulta difficile affermare che questo contratto è a favore delle aperture domenicali”.
Nei fatti, il CCNL recentemente siglato non fa altro che colmare una lacuna esistente negli accordi sindacali, in quanto sino a ieri il contratto collettivo nazionale del Terziario non aveva una regolamentazione di riferimento per la gestione delle prestazioni domenicali dei lavoratori dipendenti. E ciò nemmeno per quelle domeniche del mese di dicembre, più le altre otto fissate a livello locale nel corso del resto dell’anno. in cui i negozi tengono generalmente aperto. “Chiaro dunque – ha affermato Gallo – che una normativa al riguardo era necessaria proprio per una ragione di competitività delle nostre imprese e per dare uniformità nel territorio e nelle singole aziende
su questioni fondamentali a livello di organizzazione del lavoro, come quella di poter contare sulla disponibilità dei lavoratori in caso di apertura dell’esercizio, per poter garantire adeguati livelli di servizio al consumatore”.
Per quanto riguarda, poi, gli articoli relativi agli apprendisti, nel corso dell’incontro l’Ascom ha ribadito che non vi è alcun aumento dell’orario di lavoro di questa categoria di dipendenti (che rimane fissato nelle 40 ore settimanali). L’introduzione graduale dei permessi individuali si è resa necessaria per aumentare i livelli di produttività e di competitività e riquilibrare il costo del lavoro degli apprendisti. Per questi lavoratori sono state infatti ampliate le coperture previdenziali e assistenziali (malattia, iscrizione al Fondo Est di assistenza sanitaria, previdenza complementare), ma ciò ha obligato le aziende a sostenere costi più alti, che vanno ad aggiungersi, tra l’altro, a quelli per la formazione obbligatoria.
Alla fine l’incontro si è concluso con l’auspicio della Confcommercio di Vicenza ad un ripensamento della Filcams-Cgil, che porti alla firma del contratto anche da parte di un’organizzazione sindacale rappresentativa all’interno del settore.
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