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sabato 10 maggio 2008

IL TERZIARIO VENETO PUNTA A CONSOLIDARE L’INDEBITAMENTO A BREVE TERMINE

Le imprese venete del terziario puntano a consolidare l’indebitamento a breve termine e a fare fronte, attraverso il credito, alle esigenze di liquidità che derivano da un periodo difficile sul fronte dei consumi interni. E quanto è emerso dalla relazione di Paolo Chiarello, presidente di Terfidi Veneto - la cooperativa di garanzia al credito che fa capo alle Ascom-Confcommercio di Vicenza, Padova e Treviso – nel corso dell’assemblea annuale tenutasi mercoledì 7 maggio nella sede dell’associazione berica.
“Le piccole imprese, in questi anni, sono state le più esposte alle incertezze economiche, al calo di consumi, alla crisi di alcuni settori produttivi – ha detto Chiarello -; tutto questo si sta traducendo in un appesantimento finanziario che spesso porta ad un aumento delle passività a breve ed in generale del livello di indebitamento di natura bancaria. Emerge così, ancora una volta – ha continuato -, l’importante ruolo di intermediazione che la nostra Cooperativa è chiamata a svolgere nei confronti del sistema bancario a favore delle ditte associate, con lo scopo di consentire a queste ultime di individuare e accedere alle forme di finanziamento più opportune a tassi economicamente vantaggiosi”
E in effetti gli oltre 9600 soci di Terfidi Veneto hanno dimostrato di saper cogliere le opportunità offerte dalla cooperativa di garanzia al credito delle principali Ascom venete. Nel 2007 sono stati concessi, nelle tre province, affidamenti per un importo complessivo di oltre 125 milioni di euro. Le garanzia prestate sono state, al netto dei rientri, pari a 56.638.116 euro.
“Gli orientamenti strategici di fondo della Cooperativa – è il commento del presidente di Terfidi Veneto - puntano al sostegno degli investimenti aziendali, all’avvio di nuove iniziative imprenditoriali, a fronteggiare esigenze di liquidità ed al consolidamento delle passività a breve. Quest’ultima finalità ha rivestito e sta rivestendo un particolare significato in questa fase economica, in cui diverse imprese devono fare i conti con una diminuzione della redditività e per le quali un elevato indebitamento a breve può significare costi elevati uniti a forti incertezze”.
Per quanto riguarda il ricorso a finanziamenti agevolati o a fondi pubblici di garanzia, le domande presentate alla cooperativa di garanzia delle Ascom di Vicenza, Padova e Treviso si sono concentrate soprattutto sulla L.R. 1/99 (195 domande di finanziamento presentate nel 2007 per un totale di 17 milioni e 152mila euro); sulla L.R. 1/2000 per l’imprenditoria femminile (31 domande per un totale di quasi 1milione e 600mila euro) e sul Fondo Rotazione per il Turismo previsto dalla L.R. 33/2002 (con finanziamenti pari a 361mila euro). Significativa anche l’operatività a valere sui fondi DOCUP 2000-2006 Misura 1.3. Nel 2007 risultavano deliberate ed erogate 9 posizioni in Area Obiettivo 2 Imprese Turistiche per 636.500 euro e 16 posizioni in Area Phasing Out Imprese non Turistiche per 849mila euro.
Da sottolineare l’impiego dei fondi assegnati in applicazione all’art. 15 della L. 108/1996, nota anche come “legge antiusura”, che rappresenta un importante strumento per consentire l’accesso al credito alle categorie imprenditoriali più deboli. 58 le operazioni di affidamento garantite per complessi 2.195.409 euro di finanziamento.
“Dai risultati del bilancio – ha concluso il presidente Chiarello - emerge evidente la funzione mutualistica della cooperativa; in questo senso l’attività svolta nel corso dell’anno ha continuato a promuovere lo sviluppo delle forme associative tra operatori turistico-commerciali e dei servizi, l'ammodernamento e la ristrutturazione del settore, ciò anche assistendo i propri soci con attività di informazione, consulenza ed assistenza per il reperimento ed il migliore utilizzo delle fonti finanziarie e nelle richieste di contributo a fronte di fondi messi a disposizione per il settore terziario dalla Regione Veneto e dagli Enti Locali”. Un ruolo cruciale, dunque, per lo sviluppo di un settore che, solo per citare il i dati relativi al piccolo dettaglio, conta nel Veneto oltre 50mila esercizi.

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