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martedì 11 marzo 2008

E LA CCIAA SI E’ DIMENTICATA DEGLI AGENTI

“La Camera di Commercio si è dimenticata di centinaia e centinaia di agenti e rappresentanti vicentini, sono 1.300 solo i nostri iscritti Fnaarc, il cui principale strumento di lavoro è l’autovettura, inspiegabilmente esclusa dalle spese agevolate e finanziabili dal nuovo bando “Commercio e Turismo 2008”. E’ una scelta assurda, tanto più che questa “dimenticanza” era stata da noi segnalata per tempo, prima del varo definitivo del regolamento, ma evidentemente il ruolo fondamentale del nostro lavoro non sembra avere un particolare peso per il nostro ente camerale”. Umberto Maset, presidente provinciale della Fnaarc (Federazione nazionale agenti e rappresentanti di commercio) -Confcommercio non usa mezzi termini per descrivere la sorpresa e la delusione relativa al nuovo bando camerale “Commercio e Turismo 2008” emesso nei giorni scorsi dalla Camera di Commercio di Vicenza.
A differenza degli anni scorsi, infatti, gli agenti e rappresentanti, che già di per sé non godono di benefici quali gli incentivi sulla rottamazione, non potranno nemmeno contare sulla possibilità di contributo che puntualmente veniva loro concesso ad ogni nuova edizione del bando. La cosa appare quanto meno discutibile, perché se da un lato vengono agevolati interventi sui negozi e sui pubblici esercizi o l’acquisto di automezzi per il commercio su aree pubbliche, dall’altro si escludono i contributi per le autovetture, rendendo di fatto inutile il bando per questa categoria di lavoratori autonomi.
A tale proposito la Fnaarc ha scritto una lettera al Commissario della Camera di Commercio per esprimere la propria contrarietà: “Se per un commerciante – continua Maset - è il negozio lo strumento fondamentale del proprio lavoro e dunque vanno giustamente agevolati interventi di sistemazione dei locali, un agente, che macina mediamente 80mila chilometri all’anno, ha bisogno degli stessi contributi per l’auto. Perché dunque questa esclusione? Il nostro auspicio è che la Camera di Commercio ci metta la proverbiale pezza e provveda in corso d’anno, in sede di assestamento di bilancio, a correggere tale anomalia. Non chiediamo misure di favore, semplicemente pari dignità con le altre imprese del comparto”.

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