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venerdì 18 giugno 2004

SE C’E’IL CORTEO, MANCANO I CLIENTI

Cortei pubblici al sabato per il centro, cordoni di sicurezza che in pratica serrano in una morsa corso Palladio e le vie adiacenti, e disagi a non finire per la gente, in primis negozianti e quanti vorrebbero fare acquisti nel giorno-clou della settimana. Scoppia nuovamente in città un caso che era salito alla ribalta già nell’”aprile selvaggio” di due anni fa quando il sabato era stato pressoché monopolizzato da manifestazioni a raffica creando ai vicentini difficoltà di accesso al centro e timori per l’incolumità personale, e ai commercianti non pochi danni economici.
Il Sindaco Hullweck nel luglio 2002 aveva emanato un provvedimento che accoglieva le richieste dell’Ascom, ma la Questura ritenne che non fosse possibile applicare le limitazioni previste.
La storia ora si ripete. Domani ci sarà un doppio corteo. Sfilano rappresentanze associative, politiche e sindacali per manifestare contro la legge Bossi-Fini, e a loro si uniranno il Social forum, il coordinamento degli immigrati di Vicenza e i Cub per protestare contro i provvedimenti presi recentemente dal Comune in seguito agli episodi di via Napoli. Preoccupazioni ed esigenze di tutela si ripropongono, perciò, con la stessa intensità, per cui il presidente della sezione 1 dell’Ascom per il centro storico Luciano Pozzan convoca con urgenza il direttivo e rilancia il problema. “Non vogliamo certo ledere i diritti sanciti dalla Costituzione di chi vuole legittimamente manifestare, ma è innegabile che questi cortei organizzati di sabato, nella giornata per consuetudine dedicata allo shopping, provocano disagi a catena. Giustamente le forze dell’ordine per ragioni di sicurezza presidiano le strade, ma questo non fa altro che isolare il centro, la gente resta a casa o va altrove, e qui si crea il deserto. Con i tempi non facili che stiamo vivendo sotto l’aspetto economico, con la crisi dei consumi, se ci aggiungiamo anche questo problema, allora sì che le cose si aggravano”.
Di questo allarme dei commercianti Pozzan si è fatto portavoce anche in prefettura. E domani mattina il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presente anche il direttore della Confcommercio Andrea Gallo, affronterà la questione. “Ripeto – osserva Pozzan - il diritto di manifestare è sacrosanto, ma sono innegabili anche i diritti di chi vuole lavorare e di chi vuole passeggiare o fare compere tranquillamente in una giornata in cui la gente si reca tradizionalmente in centro e non vuole essere certo coinvolta in manifestazioni di protesta. No, ci vogliono, una volta per tutte, soluzione urgenti e concrete. Per chi vuole protestare si possono pensare percorsi, giornate e orari adeguati”.
Il Sindaco del Comune di Vicenza nel luglio 2002 aveva emanato un provvedimento che accoglieva le richieste dell’Ascom, ma la Questura ritenne che non fosse possibile applicare le limitazioni previste.
In prefettura domani mattina oltre alla questione dei cortei verrà esaminato l’altro preoccupante problema segnalato nei giorni scorsi dalla Confcommercio al prefetto Angelo Tranfaglia, al questore Dario Rotondi, al comandante provinciale dei carabinieri Silvestro Piacentini e al sindaco Enrico Hullweck: quello dell’intensificarsi delle rapine e dei furti ai danni di attività commerciali, mettendo a repentaglio la stessa incolumità delle persone, negozianti, collaboratori e clienti. Lo stesso Pozzan ha denunciato con una lettera una situazione che sta creando grossa tensione. “La microcriminalità si accentua, i danni economici e morali di quanti hanno un’attività in centro sollecitano ulteriori interventi di ordine pubblico”. Da lui anche un a richiesta precisa: aumentare la vigilanza e i controlli specialmente prima della chiusura serale degli esercizi e nelle ore notturne”.

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