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giovedì 22 aprile 2004

“MENO AUTO NEI PARCHEGGI IN CITTA’: COLPA DELLE TARIFFE ELEVATE”

Altro che città satura. A due giorni dalla discussione, in consiglio di sezione, sulla carenza dei posti auto in città e sulla relativa “fuga” dalle aree di sosta e di interscambio, il presidente Ascom per il centro storico di Vicenza, Luciano Pozzan, si abbandona ad un commento amaro quanto aspramente dettagliato.
Ad indurre il calo nell’utilizzo dei parcheggi nelle sei aree di sosta gestite dalle Aim nel 2003 (i dati parlano di 95 mila vetture in meno rispetto al 2002, causati dall’apertura del cantiere del teatro nel parking di via Cairoli, che ha subito una flessione di oltre 120 mila auto) non è di certo “l’improvvisa saturazione di posti di sosta notoriamente insufficienti in città- precisa Pozzan-. Tutt’altro. E’ il sistema tariffario, in alcuni casi eccessivamente penalizzante, che allontana gli automobilisti e scoraggia l’unica scelta politica ragionevole in questo contesto, la sosta a rotazione”.
Pagare fino a due euro l’ora per posteggiare nei pressi delle mura cittadine, infatti, è per il presidente dei commercianti del centro storico “una politica insostenibile con l’obiettivo di incentivare l’accesso ad una città di medie dimensioni quale è Vicenza.” Senza contare, poi, continua Pozzan, che l’esosità delle tariffe orarie va contro a ciò che da sempre l’Associazione commercianti di Via Faccio va ripentendo, ossia “una politica di facilitazione dell’utilizzo del centro bus, che pubblicizzi la corsa gratuita in più periodi dell’anno, destinando così gli spazi di sosta del centro a chi si trattiene in città per periodi di tempo più brevi e legati al disbrigo di commissioni o pratiche veloci”.
Supportato dalle valutazioni tecniche di urbanisti ed esperti del settore, Pozzan mette a tacere nel contempo anche le polemiche sorte negli giorni scorsi sull’opportunità o meno di destinare una quota dei posti auto del parking Verdi ad abbonamenti privati.
“Guardiamo in faccia alla realtà- esorta il presidente-. Non ha senso togliere degli spazi di sosta già esigui attorno al Verdi allo scopo di migliorare l’utilizzo di un parcheggio interrato. La vera sfida, piuttosto, è un’altra, e consiste nel far funzionare i parcheggi esistenti con una maggiore diversificazione delle tariffe offerte di parcheggio.
Se da un lato, infatti, vi è un’utenza che ha bisogno di soste lunghe (pensiamo a lavoratori e dipendenti) e che dovrà opportunamente utilizzare i parcheggi di interscambio del Centrobus, dall’altro ci sono automobilisti che si avvicinano al centro solo per qualche ora e che dovranno trovare spazio all’interno di strutture quali il parking Verdi e i futuri, ma si spera vicini, parcheggi dell’ex Macello e dell’Eretenio. Per quanto riguarda, invece, i numerosi professionisti che hanno necessità, ad esempio, di brevi soste in città è indispensabile una politica del tutto diversa, implementando ancora le aree blu a ridosso del centro pedonalizzato, magari anche sottraendo ulteriori spazi alle cosiddette “strisce gialle” riservate ai residenti che potrebbero, in un futuro che si spera non troppo lontano, trovare comodo e sicuro alloggio nei parcheggi custoditi di prossima realizzazione”.

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