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giovedì 11 marzo 2004

LEGGE SULLE DISCOTECHE, IL DISSENSO VIAGGIA VIA SMS

Prosegue anche a Vicenza la campagna di sms contro il disegno di legge sulla chiusura anticipata dei locali, che ha ricevuto proprio in queste ultime ore l’approvazione della 1. Commissione Affari Costituzionali della Camera. Il prossimo week-end, infatti - a partire da venerdì notte - nelle discoteche d’Italia si ripeterà l’iniziativa, lanciata a fine febbraio, “Una telefonata allunga la notte”. Allora, in soli tre giorni, oltre un milione e mezzo di giovani di tutto il Paese (e precisamente 1.512.121) avevano spedito un messaggio con scritto “no” sul display del loro telefonino, ai numeri attivati da DatamediaNet, ribadendo così il secco rifiuto alla nuova normativa proposta dal Ministro dei Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, che dovrebbe approdare alla Camera il 22 marzo prossimo.
Ora, invece, ai frequentatori delle discoteca sarà chiesto di inviare un sms al numero 339 991056 con un grande SI, vale a dire “SI siamo contro la chiusura anticipata elle discoteche”. E per dare un metro di giudizio ai frequentatori delle sale da ballo su cosa succederà se verrà approvata la legge, si farà una vera e propria simulazione del provvedimento: alle 2, infatti, il dj dei locali aderenti provvederà a far diminuire sensibilmente la pressione sonora ed alzare le luci, informando che se venisse approvata la nuova legge bisognerebbe, a quell’ora, ballare con queste nuove condizioni ambientali. E alle 3 interromperà momentaneamente l’intrattenimento informando, altresì, che con le medesime norme a quest’ora si dovrebbe chiudere l’intrattenimento danzante e musicale.
“Chiediamo ai nostri clienti- spiega Lorenzo Rizzi, presidente provinciale della Silb-Fipe Vicenza.- di darci il loro giudizio su un disegno di legge che li riguarda personalmente, ma sul quale nessuno ha chiesto loro un parere. Insomma chiediamo un bel SI per continuare la campagna contro il disegno di legge che farà morire il divertimento. Il grande successo delle scorse iniziative ci ha convinti del desiderio dei giovani e meno giovani di esprimere il loro parere su questo tema che investe la libertà di ognuno”.
Ben il 46% degli sms inviati da tutto il Paese, infatti, durante l’iniziativa di fine febbraio arrivavano dal Nord, esprimendo così un secco “no” al black aut delle note da ballo.
“Si tratta di un provvedimento di carattere puramente ideologico- continua Rizzi-, che non porterà ad alcun risultato sulla prevenzione degli incidenti stradali notturni, verso i quali pure si sono individuate forme di prevenzione concrete ed efficaci come la patente a punti e maggiori controlli sulle strade”.
Una posizione, quella della Silb-Fipe, che non è solo critica nei confronti dei provvedimenti che regolano il settore. L’associazione di categoria ritiene, infatti, che si potrebbero raggiungere gli stessi risultati, in termini di sicurezza, bloccando dalle 3 di notte in poi vendita di alcool ovunque, concordando localmente una chiusura “soft farewell” per permettere ai clienti di rilassarsi prima di rimettersi alla guida, selezionando la clientela all’ingresso per evitare l’accesso a persone pericolose per l’ordine pubblico senza alcun criterio discriminatorio, e perseverando nella lotta all’abusivismo e alla formazione degli assistenti di sala.
Il testo che verrà discusso in Parlamento, invece, secondo gli operatori del settore, non solo non tiene in alcun conto le ragioni delle imprese e dei lavoratori del comparto, ma se dovesse diventare legge impatterebbe su almeno trecentomila imprese, tra bar, ristoranti, campeggi, alberghi, pub, produttori e distributori di alcolici e superalcolici e relativo mondo pubblicitario, industria discografica, artisti, autori ecc. per un totale di oltre 1 milione di lavoratori in tutti il Paese.


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