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mercoledì 08 maggio 2002

PAOLO CHIARELLO NUOVO PRESIDENTE DELLA GARANFIDI

Succede a Rino Filippin che chiude la sua gestione con un bilancio larga-mente positivo. In aumento richieste di affidamento e numero di iscrizioni

Paolo Chiarello è il nuovo presidente della Garanfidi Vicenza Scarl, la cooperativa di garanzia della Confcommercio. Succede a Rino Filippin, che aveva tenuto la presidenza negli ultimi due mandati. La nomina è venuta nel corso della prima ri-unione del nuovo consiglio di amministrazione eletto due settimane fa nell’assemblea dell’organismo giunto al suo venticinquesimo anno di attività.
Chiarello, attuale vicepresidente della Confcommercio, viene ad assumere le redi-ni di una cooperativa che anche lo scorso anno ha fatto segnare un sensibile bal-zo in avanti in termini di adesioni e di operazioni. Ed era stato lo stesso presidente uscente Filippin a evidenziare dinanzi ai soci nella relazione finale i dati più che positivi della gestione triennale e in particolare del bilancio 2001 a chiusura di un anno contrassegnato da due avvenimenti per diversi aspetti fortemente traumatici: gli attentati terroristici alle Torri gemelle di New York e al Pentagono, e l’addio alla vecchia lira con il definitivo avvento dell’euro. E se i drammatici eventi dell’11 set-tembre hanno colpito tutta l’economia mondiale, l’Italia – questo il pensiero di Fi-lippin – ha mostrato ulteriori debolezze anche rispetto ai suoi partners europei. Le cause ? “Da una parte – ha detto – un sistema fiscale pressante e dall’altra struttu-re imprenditoriali basate sulla piccola e media dimensione”.
Queste ultime – secondo Filippin – registrano problemi dovuti alla loro gestione familiare con un fabbisogno limitato all’autofinanziamento o all’ingente ricorso al mercato finanziario. “La crescente globalizzazione e l’introduzione dell’euro – ha osservato – rappresentano due grosse sfide alle quali si aggiunge il problema di vincoli informativi che rendono imperfetti i mercati dei capitali e un sistema fiscale distorsivo che incentiva il ricorso al capitale di credito anziché indirizzare le scelte degli imprenditori verso il ricorso al capitale di rischio. E ci si mette poi di mezzo anche la difficoltà di reperire mezzi finanziari attraverso il credito bancario proprio a causa dello scarso peso contrattuale delle piccole e medie aziende.
Resta peraltro impellente la necessità, proprio per restare competitivi sul mercato, di finanziamenti, e da qui – ha sottolineato Filippin - l’importanza di organismi co-me i Confidi che rappresentano un punto di riferimento per il settore e incidono in modo determinante sull’evoluzione del rapporto fra banca e operatori economici. Un’importanza riconosciuta dalla Regione Veneto e dalla Camera di commercio che anche nel 2001 hanno integrato con propri stanziamenti il Fondo rischi della Garanfidi.
Oltre a facilitare l’accesso al credito garantendo condizioni migliori rispetto a quelle offerte dagli istituti di credito, e a favorire così lo sviluppo di forme associati-ve fra operatori turistici, commerciali e dei servizi, la Garanfidi negli ultimi anni ha ampliato il proprio raggio di intervento fungendo da intermediaria nella concessio-ne di agevolazioni pubbliche. In questo modo le imprese che ricorrono ai finan-ziamenti a medio e lungo termine convenzionati, possono usufruire delle agevola-zioni previste dalla Regione, dalla Camera di commercio e dai Comuni di Asiago e Roana (“La fiducia degli enti pubblici nella nostra cooperativa – ha affermato Filip-pin – ha permesso di incrementare il monte di operazioni garantibili e di elevare il grado di solvibilità verso le banche”).
Fra i vari contributi erogati spicca il Fondo di rotazione regionale previsto dalla legge 1 del ’99 e destinato espressamente al settore del commercio e dei servizi. A questo proposito nel 2001 la Garanfidi ha presentato ben 41 domande per un totale di oltre 11 miliardi di finanziamento, impegnando l’intero plafond. “Un bene-ficio, questo – ha detto Filippin – molto gradito, anche se l’esiguità dei fondi ha provocato delle lungaggini”.
Altra agevolazione regionale quella stabilita dalla legge 11 del 2000 con la quale si è dato il via all’atteso credito agevolato per il turismo, anche se con esiti opposti a quelli della precedente. “La complessità della domanda e le regole imposte dalla Commissione europea hanno scoraggiato gli operatori, e nel corso del 2000 è ar-rivata una sola domanda. La speranza è che arrivi un regolamento migliore che renda più accessibile il ricorso a questa forma di agevolazione”.
Infine con la legge 29 del ’92, ora abrogata, la Regione ha liquidato l’ultima tran-che del contributo 1998.
Successo ha avuto il bando della Camera di commercio rinnovato anche per il 2001 con uno stanziamento di 800 milioni a favore delle imprese del terziario che sono ricorse a un finanziamento della Garanfidi per ristrutturare, ammodernare e acquistare attrezzature o impianti, nonché per acquistare autovetture per gli agenti di commercio.
Inoltre il Fondo di rotazione creato dal Comune di Asiago ha consentito a 35 im-prese del terziario di usufruire di finanziamenti a un tasso del 2 per cento. E l’iniziativa è stata ripresa anche dal Comune di Roana.
“Questa somma di provvedimenti – ha spiegato Filippin – ha fatto sì che la Garan-fidi confermasse i risultati positivi degli anni scorsi".
Ed ecco i numeri. Nel 2001 sono state approvate 990 richieste di affidamento (venti in più rispetto al 2000) per oltre 70 miliardi e 500 milioni delle vecchie lire con un aumento del 2,1 per cento sul numero e del 9,1 per cento sull’importo ri-spetto all’anno precedente. Ciò ha comportato una lievitazione delle garanzie pre-state che al 31 dicembre hanno raggiunto un importo, al netto dei rientro, di quasi 51 miliardi e 534 milioni (nel 2000 non avevano superato quota 40 miliardi). Quanto alle insolvenze, al 31 dicembre dello scorso, il saldo era di circa 300 milio-ni, una somma che incide sulle garanzie prestate dalla cooperativa per una per-centuale pari allo 0,57 degli utilizzi, “a dimostrazione – ha detto Filippin – della se-rietà e affidabilità dei nostri soci”.
Altra performance segnata lo scorso anno l’aumento del numero dei soci passato da 4233 a 4441 con un aumento di 208 unità.
“Sono tutti risultati – ha concluso la relazione di Filippin – che permettono di guar-dare al futuro con un apprezzabile margine di tranquillità”. Un’eredità, dunque, positiva quella lasciata da Filippin. E Chiarello, nel raccoglierla, ha assicurato il massimo sforzo per “proseguire – ha dichiarato – un impegno che vuole favorire lo sviluppo di tutto il mondo del terziario”.
Affiancheranno il presidente Chiarello i due vicepresidenti Stefano Bruttomesso e Antonio Cenere, nonché i consiglieri Lino Bedin, Italo Borin, Roberto Candia, Ar-mando Cunegato, Claudio Angelo Lora, Umberto Maset, Amanzio Mosele, Mario Noale, Luciano Pozzan e Angelo Verlato.

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