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martedì 08 gennaio 2002

POLEMICHE SUGLI AUMENTI DEI PREZZI

Il direttore dell’Ascom di Vicenza, Andrea Gallo, replica alle accuse

A livello nazionale cresce la polemica sull’aumento dei prezzi innescato dal cambiamento della moneta con la complicità e la furbizia – sostengono le associazioni dei consumatori – dei commercianti. Il direttore della Confcommercio di Vicenza, Andrea Gallo - contrattacca così alle accuse: “Credo che polemizzare sulla base di rilevazioni o statistiche fatte senza un minimo di serietà serva solo ad aumentare la confusione e il disorientamento dei consumatori in un momento in cui, invece, serve solo fare chiarezza sulla situazione. Per cui, in attesa di dati ufficiali e di rilevazioni oggettive su quel che realmente sta accadendo sul mercato, ritengo che se c’è chi si comporta da “furbo” sia il caso sporadico nella marea degli operatori della distribuzione che si comportano con chiarezza e trasparenza”.
“Quella di aumentare i prezzi, speculando sulla nuova moneta, arrotondando il corrispettivo in euro più del dovuto – continua Gallo – sarebbe certamente una politica commerciale con le gambe corte, soprattutto in un momento, come quello attuale, in cui il cliente presta la massima attenzione a quanto spende. Ricordiamoci poi che è tuttora in corso, per tutto il settore commercio, una fase di contrazione dei consumi e, quindi, quello di perdere ulteriore clientela rialzando senza adeguate giustificazioni i prezzi, sarebbe un comportamento autolesionista che un modo per incrementare gli incassi. Se invece la modifica all’insù dei cartellini prezzi è stata decisa dal commerciante poiché sono aumentati i prezzi alla fornitura o perché, come è stato constatato in questi giorni, è scattato un aumento generalizzato delle tariffe e dei prezzi legati al mercato dei beni e servizi pubblici che va comunque ad incidere anche sull’attività commerciale, in questo caso credo che si possa tranquillamente parlare di variazione dei prezzi giustificata”.
“Va sottolineato - precisa Gallo - che il sistema di arrotondamento dei prezzi è regolato per legge con meccanismi che prevedono il calcolo fino alla seconda cifra decimale e che tutte le imprese della distribuzione, senza alcuna distinzione, hanno l’obbligo di rispettare tale disposizione nell’esposizione dell’eventuale doppio prezzo, pratica non obbligatoria ma certamente consigliabile. Non dimentichiamoci però, che ogni commerciante è libero di fissare i prezzi come meglio crede: ovvio che tali scelte si rifletteranno, nel bene e nel male, sulla capacità di attrarre il cliente nel proprio punto vendita. Operando, quindi, in un libero mercato, sarà la competizione tra le imprese a dare ragione alle differenti politiche commerciali, poiché gli eventuali ritocchi nei cartellini saranno “giudicati” esclusivamente dai consumatori che, anche sul territorio vicentino, hanno ampie opportunità di scelta”.
“Un’ultima cosa mi preme sottolineare - conclude il direttore Gallo – : in questi giorni i negozianti si sono trovati ad affrontare problemi di changeover non di poco conto, trasformandosi in veri e propri cambiavalute. In un momento di svolta epocale, non sono stati tra coloro che hanno fatto ferie e, dimostrando un notevole senso civico, si sono prodigati nel dare spiegazioni e nel rassicurare clienti spesso disorientati e disinformati. O magari afflitti da ore di coda passate davanti agli sportelli delle poste o delle banche. Soprattutto valutando tutto ciò, ritengo che la categoria sia, in tale contesto, più da elogiare che da criminalizzare”.
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