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giovedì 12 settembre 2002

ARZIGNANO, NUOVE REGOLE PER APRIRE RISTORANTI E BAR

Soddisfazione dell’Ascom per il provvedimento del Comune

Il Comune di Arzignano ha approvato, con una determinazione del sindaco Signorin, la nuova disciplina transitoria per il rilascio di autorizzazioni nel settore della somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. L’articolato, che era particolarmente atteso, viene in pratica a sostituire i vecchi parametri del ‘97 con una nuova disciplina che varrà per i prossimi quattro anni e, comunque, sino alla data di entrata in vigore del regolamento di esecuzione della legge 287/91. Ed è un grosso passo in avanti. Il provvedimento, fra l’altro, suddivide il territorio comunale in zone, definisce la tipologia degli esercizi e li classifica, individua le superfici di somministrazione e stabilisce i criteri di priorità per il rilascio delle autorizzazioni.
Soddisfatto il presidente dell’Ascom di Arzignano, Stefano Bruttomesso, che ha seguito tutto l’iter che ha portato a questo traguardo: “E’ un buon risultato – ha detto - . E’ il frutto di numerosi incontri che abbiamo avuto con l’Amministrazione e, pertanto, di un grosso lavoro fatto insieme, proprio allo scopo di rendere compatibili le esigenze degli operatori economici con le aspettative dei consumatori all’interno delle singole zone del territorio comunale”.
Il provvedimento si rifà alle leggi 287/91 e 25/96 con cui si attribuisce ai sindaci la facoltà di fissare parametri numerici che assicurino sia la migliore funzionalità e produttività del servizio da rendere al consumatore e sia un più equilibrato rapporto fra gli esercizi e la popolazione residente e fluttuante, in base anche ai flussi turistici e alle abitudini di consumo extradomestico.
Molte le novità introdotte. E’ stata innanzitutto fatta una ricognizione completa di alcune zone della città per metterne a fuoco problemi ed esigenze. In particolare questa analisi approfondita ha riguardato il centro storico, la zona industriale e gli utenti dei complessi turistici. E questo in proiezione chiaramente quadriennale, e quindi tenendo conto del progressivo aumento della popolazione, visto che negli ultimi quattro anni si è registrato un incremento demografico di oltre 1300 abitanti.
Questo cheek-up nel vivo della realtà urbana ha portato ad alcune modifiche sostanziali.
La zona dl centro storico è stata ampliata rispetto alla precedente disciplina, per cui ora la previsione di apertura di un nuovo bar è legata esclusivamente alla effettiva e dimostrata carenza di servizio nel quartiere allargato. Inoltre, nella zona 3 S. Bortolo-S. Zeno e nella zona 6 Costo-Tezze-Restena-Castello-Pugnello-Conche Campagnola, si prevede l’apertura di ristoranti e bar annessi agli impianti sportivi. Altri ristoranti e bar potranno sorgere al Villaggio Giardino, in zona industriale e nella zona 5 S. Rocco - Quartiere Mantovano.
La “filosofia”, insomma, è quella di rendere possibile l’avvio di nuovi esercizi e quindi di programmare nuove presenze commerciali in armonia con la probabile, ulteriore espansione demografica e industriale, e sempre in linea, in ogni caso, con i parametri riscontrati in altre zone del territorio comunale. Scelte di fondo e linee operative che, come detto, l’Ascom condivide.


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