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venerdì 18 aprile 2003

BENZINAI: SOSPESA LA PROTESTA SU CARTE DI CREDITO E BANCOMAT

Il presidente provinciale FIGISC – Confcommercio: “L’adesione compatta della categoria ha convinto ABI e COGEBAN a sospendere i paventati aumenti delle commissioni”

Per gli automobilisti sarà possibile fare rifornimento anche pagando con bancomat e carta di credito. A poche ore dall’inizio della seconda tornata di protesta, i gestori degli impianti di carburanti hanno infatti deciso di sospendere il blocco delle transazioni con moneta elettronica. La protesta avrebbe dovuto proseguire fino a martedì 22 aprile comportando sicuri disagi ai cittadini, vista la massiccia partecipazione della categoria all’analogo blocco delle card attuato la scorsa settimana.
“La decisione di fare rientrare tutto nella normalità – spiega Gastone Vicari, presidente provinciale della FIGISC-Confcommercio - è stata presa in sede nazionale in seguito all’incontro avvenuto con il Sottosegretario al Ministero delle Attività Produttive, On. Giovanni Dell’Elce. L’onorevole si è fatto portavoce degli impegni assunti da ABI e COGEBAN di sospendere l’applicazione delle commissioni fisse applicate ai gestori per pagamenti con bancomat e di aprire un tavolo di trattativa e di confronto sul problema il prossimo 7 maggio”.
Va ricordato che la protesta era nata dopo la decisione del COGEBAN di aumentare le commissioni applicate ai gestori per le transazioni effettuate con bancomat e carte di credito. In pratica, tali rincari avrebbero comportato per i gestori, nel caso di un ipotetico pagamento di 15 euro, la rinuncia a ben oltre i 4/5 del loro margine.
“Ora, tutto è rimesso ai risultati del tavolo di trattativa – conclude Vicari - a cui il sistema bancario è stato costretto dalla risposta compatta dei gestori. Siamo fiduciosi della disponibilità dimostrata dalle parti di trovare una soluzione che salvaguardi i diritti dei gestori e le necessità degli utenti. Ma il fallimento delle trattativa non potrebbe che portare con sé la ripresa e l’inasprimento delle iniziative di protesta, fino ad arrivare alla sospensione del servizio di accettazione della moneta elettronica e la conseguente restituzione delle apparecchiature utilizzate per le transazioni”.

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