Fisco CANONE RAI: AGGIORNAMENTO DEL MODELLO DI DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA
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In data 4 aprile 2016 l’Agenzia delle Entrate ha aggiornato il modello di dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento alla televisione per uso privato e le relative istruzioni. In particolare, al quadro B del modello, nella sezione “Dichiara” è stata aggiunta la nota 4: “L’erede può compilare questa sezione per dichiarare che il canone è dovuto in relazione all’utenza elettrica intestata a se stesso o ad altro soggetto, anche se l’intestatario dell’utenza elettrica non fa parte della stessa famiglia anagrafica del deceduto”. Di conseguenza, nelle relative istruzioni sono stati inseriti i seguenti punti:
• nel caso di dichiarazione presentata dall’erede, il titolare dell’utenza elettrica su cui il canone è addebitato può non far parte della stessa famiglia anagrafica del deceduto (ad esempio quando non ci sono familiari coabitanti del deceduto e l’erede non coabitante è titolare di altra utenza elettrica residenziale su cui è dovuto il canone);
• l’erede può compilare questa sezione per dichiarare che il canone è dovuto in relazione all’utenza elettrica intestata a se stesso o ad altro soggetto, anche se l’intestatario dell’utenza elettrica non fa parte della stessa famiglia anagrafica del deceduto.
Si segnala che gli uffici Confcommercio Imprese per l’Italia di Vicenza, tramite i propri Enti collegati, sono a disposizione per l’inoltro all’Amministrazione Finanziaria del sopra citato modello di dichiarazione sostitutiva.
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Fisco PUBBLICATA LA TABELLA DELLE ALIQUOTE COMUNALI IRPEF IN VERSIONE DEFINITIVA
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L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato, sul proprio sito internet, l’elenco in versione definitiva delle aliquote per la determinazione dell’addizionale comunale all’IRPEF per il saldo 2015 e per l’acconto 2016 (Mod. 730/2016 e UNICO PF 2016). La tabella contiene anche le soglie di esenzione previste dai Comuni e la gestione di particolari condizioni agevolative.
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Lavoro NO AL LICENZIAMENTO DELLA DIPENDENTE CHE VUOLE SOTTOPORSI A FECONDAZIONE ASSISTITA
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In tema di licenziamento, la Corte di Cassazione ha statuito la nullità del provvedimento espulsivo nei confronti della dipendente che manifesta al datore di lavoro l’intenzione di sottoporsi all’estero a pratiche di inseminazione artificiale, in quanto si tratta di licenziamento discriminatorio. In particolare la Suprema Corte, con la Sentenza n. 6575/2016, ha chiarito che la nullità derivante dal divieto di discriminazione discende dalla violazione di specifiche norme di diritto interno e comunitario; infatti, trova applicazione la direttiva europea 76/207 sulla parità di trattamento tra uomini e donne in materia di occupazione e impiego, che attua il principio di non discriminazione per ragioni di genere.
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