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giovedì 15 settembre 2011

LA CONFCOMMERCIO DI ARZIGNANO CONFERMA LA PROPRIA FORTE CONTRARIETA’ ALLA VARIANTE AL PIANO DEGLI INTERVENTI
L’incontro con il sindaco Gentilin non cambia la posizione dei commercianti. Il presidente Bruttomesso: “Domani saremo in Consiglio Comunale per ribadire il nostro NO”
Comunicato del 13 settembre 2011

“La nostra contrarietà alla Variante al Piano degli Interventi rimane forte e totale anche dopo l’incontro di questa mattina con il sindaco Giorgio Gentilin. Prendiamo atto della decisione di dimezzare l’ampiezza delle superfici commerciali inizialmente previste, ma siamo lontani anni luce da una reale presa di coscienza dell’Amministrazione sui rischi, per l’intero mondo del commercio di Arzignano, connessi a questa ulteriore espansione commerciale”. Stefano Bruttomesso, presidente della Confcommercio di Arzignano interviene dopo il faccia a faccia tra categoria economiche e sindaco Gentilin di questa mattina sulla variante al Piano degli Interventi, che verrà votata giovedì sera in Consiglio Comunale. E lo fa per sottolineare che nulla cambia nella posizione dell’associazione. “Le nostre Osservazioni, presentate con un documento ufficiale nelle scorse settimane – continua Bruttomesso -  sono state sostanzialmente disattese. La variante, anche dopo le ultime modifiche non cambia la situazione: consente l’apertura di supermercati fino a 2500 metri quadrati di superficie di vendita, che potranno diventare 4-5mila con i magazzini e depositi, dove prima non era possibile e senza alcuna giustificazione. Interviene in maniera “spot” su varie parti della città come in via dell’Industria e in villaggio Giardino, senza un disegno complessivo e senza la minima preoccupazione di quali saranno le conseguenze per il mondo del commercio cittadino. Bella ricompensa per tutti coloro che in questi anni hanno stretto i denti e si sono rimboccati le maniche per tenere viva Arzignano”.
E proprio per ribadire queste posizioni Bruttomesso lancia un appello ai commercianti di Arzignano: “Chiedo a tutti di presenziare il Consiglio Comunale durante la votazione di giovedì sera per far sentire, nel momento cruciale in cui vengono prese le decisioni, la contrarietà di tutto il settore a questa Variante”.

Le motivazioni che dovrebbero indurre ad un “no” formale alla variante, la Confcommercio di Arzignano le ha ribadite anche nelle proprie Osservazioni al Piano degli Interventi inviate nelle scorse settimane all’Amministrazione.
Per quanto riguarda la zona Artigianale di espansione di via Chiampo, Confcommercio rileva che in quest’area “viene ammesso l'insediamento delle medie strutture di vendita, senza limiti di superficie, e senza limiti di categorie merceologiche: si tratta, quindi, di una modifica sostanziale che stravolge l'impianto originario di piano e che non è suffragata da un quadro conoscitivo adeguato con riferimento alle direttive del PAT”. In effetti, continua Confcommercio, “nella proposta di variante la zona diventa prevalentemente commerciale/direzionale con possibilità di insediare, ad esempio, supermercati con superficie di vendita fino a 2.500mq ( e forse altrettanti a magazzino/deposito) con effetti pesanti sull'incremento di traffico lungo un asse già oggi in sofferenza e senza alcuna sinergia positiva per lo sviluppo dei settori produttivi”. Per questo Confcommercio  propone, di non modificare la disciplina delle attività insediabili in zona, in particolare di quelle commerciali.

Anche per quanto riguarda la Area industriale lungo via dell'Industria, Confcommercio ritiene valgano le stesse considerazioni dell’area di via Chiampo. “In questo caso, tuttavia – scrive l’associazione nelle proprie osservazioni - , lo stesso PAT riconosceva l'opportunità di riqualificare la zona (anche con l'insediamento di funzioni commerciali) a condizione di un adeguamento complessivo della viabilità e dei servizi da coordinarsi attraverso la predisposizione di un Master Plan esteso all'intera area”.
Nella variante del Sindaco, però, non c’è traccia di tale Master Plan complessivo, che a questo punto l’associazione richiede. Non solo, proprio per l’impatto sul traffico esistente apportato da tali modifiche, Confcommercio chiede al Comune di prevedere che le strutture commerciali oltre i 1000 metri quadrati eventualmente insediate si facciano carico di interventi adeguati di raccordo alla viabilità esistente.

Nelle osservazioni della Confcommercio di Arzignano viene presa in considerazione anche l’Area Poletto, nella quale la variante, a saldi volumetrici invariati, prevede modifiche alle destinazioni d'uso. A ben leggere il provvedimento si scopre perché la variante, se approvata, potrebbe prefigurare la possibilità di insediamento nell'area di una media struttura di vendita di oltre 2.000mq, dove precedentemente non avrebbe potuto superare i 1.500mq. “L'impatto del traffico su via Vicenza risulterà aumentato anche per l'incremento delle superfici direzionali – scrive Confcommercio nelle sue osservazioni inviate all’Amministrazione - ma la variante al PI non ne fornisce la stima”. Per  questo l’associazione chiede, prima di tutto, di limitare la superficie a 1000mq per le medie strutture di vendita appartenenti al settore alimentare o misto (quelle che inducono maggiori volumi di traffico, incompatibili con le caratteristiche della zona).



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