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sabato 01 ottobre 2011

“IL CONTAMESI” DEL 1. OTTOBRE 2011
GRANDI OPERE ANTI ALLUVIONE: QUALCOSA SI MUOVE
Comunicato del 1. ottobre 2011

Manca solo un mese all’anniversario di quel drammatico 1. novembre 2010, che tutti ricordiamo come il giorno dell’alluvione di Ognissanti. L’auspicio è che quanto accadde allora non si ripeta più, mentre la certezza si avrà soltanto con l’istituzione di un efficiente sistema idraulico di difesa, in cui un ruolo centrale lo rivestono quelle “valvole di sfogo” chiamate tecnicamente “invasi”.
Purtroppo però, come rileva fin dalla sua prima uscita ufficiale “Il Contamesi”, il grafico creato da Confcommercio Vicenza che segnala lo stato di avanzamento delle opere anti-alluvione, i cantieri sono attivi per ripristinare e migliorare le difese dei nostri corsi d’acqua, ma non un metro di terra è stato scavato per creare queste grandi opere necessarie per mettere in sicurezza il nostro territorio da altre esondazioni.
Tutto fermo, dunque? Non proprio perché, usando una metafora, il “fiume carsico” del lavoro dei tecnici e delle procedure burocratiche, presto dovrebbe affiorare all’aperto e dare, finalmente, quelle risposte che i cittadini attendono da quasi un anno.
Le informazioni raccolte da Confcommercio Vicenza negli uffici della Direzione difesa del suolo della Regione Veneto, infatti,  danno la ragionevole certezza che due delle grandi opere anti-alluvione fondamentali per il Vicentino si faranno. I finanziamenti per realizzare l’invaso di Caldogno per il Timonchio e quello  di Trissino per l’Agno Guà ci sono e presto saranno ufficializzati “nero su bianco” dal Commissario straordinario, il prefetto Perla Stancari. Ciò significa che nei primi mesi del 2012 – così come confermano le fonti interpellate - si potrà procedere alla gara comunitaria per assegnare i lavori. I progetti, infatti, già ci sono: è definitivo per il bacino di Caldogno, mentre per Trissino siamo già arrivati all’approvazione da parte della Regione. Il 2012, dunque, dovrebbe essere l’anno in cui finalmente si darà il via ai lavori, con l’obiettivo di arrivare all’ultimazione dei due bacini entro il 2016: gli interventi previsti, infatti, sono imponenti e richiedono 3-4 anni di lavoro.
“L’attesa è ancora lunga, ma almeno sappiamo che ci sono tutte le condizioni perché due opere essenziali contro l’alluvione possano essere realizzate – è il commento di Sergio Rebecca, presidente della Confcommercio di Vicenza –. Ora però chiediamo al nuovo Commissario straordinario un monitoraggio attento dei tempi, sia nei prossimi passaggi burocratici, sia nell’esecuzione degli invasi. Non possiamo permetterci ingiustificati ritardi, né cantieri infiniti. Queste opere sono definite “urgenti” già da parecchi anni, ora vanno eseguite senza indugio e senza ostacoli e, come Confcommercio Vicenza, sarà nostro impegno monitorarne lo stato di avanzamento”.
Un accenno anche ad altri invasi previsti nel Vicentino dal Piano degli interventi anti-alluvione, vale a dire quelli di Montebello (per i colmi di piena del Chiampo) e Malo. Secondo le informazioni raccolte in Regione, siamo al progetto preliminare: ciò significa che si stanno ancora determinando i costi e valutando gli eventuali benefici. Dunque su questo fronte non vi è, ad oggi, alcuna certezza.
Di certo invece c’è l’istituzione di un efficiente sistema di previsione delle piene, che consentirà di allarmare in anticipo i cittadini nel caso di un rischio esondazione. Sempre dalla Direzione difesa del suolo, infatti, si apprende che entro fine novembre la Regione si doterà di un modello matematico che avrà proprio questa funzione. Per il prossimo inverno, dunque, dopo un adeguato periodo di test, il sistema verrà attivato: nel Vicentino, però, data la situazione orografica del territorio, l’eventuale avviso non potrà che essere diramato qualche ora prima di una possibile ondata di piena; un tempo ristretto, certo, ma nella malaugurata ipotesi di rischio alluvionale, sufficiente per mettere in sicurezza le persone e “salvare” ciò che si ritiene più importante in casa o nelle attività economiche.
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