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martedì 24 maggio 2011

LA CONCILIAZIONE PER GLI AGENTI
DI COMMERCIO
Istituita, presso la Confcommercio di Vicenza, la specifica Commissione
Comunicato del 24 maggio 2011

Le vertenze tra le case mandanti e gli agenti di commercio, a Vicenza e provincia, possono trovare una soluzione rapida ed efficace se le parti decidono di tentare la conciliazione davanti alla Commissione sindacale preposta a tale funzione. Tale modalità di risoluzione di conciliazione stragiudiziale in sede sindacale è divenuta operativa grazie all’accordo, stipulato il 4 maggio scorso, tra Confcommercio Vicenza e FNAARC (Federazione Nazionale Associazioni Agenti e Rappresentanti di Commercio) provinciale.
L’intesa ha, infatti, permesso l’istituzione di quell’organismo sindacale, previsto dall’Accordo Economico Collettivo, al quale sia gli agenti e i rappresentanti di commercio che le case mandanti possono rivolgersi in caso di controversie di lavoro, preferendo tale via a quella di conciliazione in sede amministrativa presso la Direzione Provinciale del Lavoro (divenuta una facoltà e non più un obbligo, dopo la legge 183/2010 Collegato al lavoro) oppure a quella della giustizia ordinaria.  
Per adire alla commissione basterà una semplice istanza da depositare alla segreteria della commissione per il tramite dell’organizzazione sindacale a cui l’agente o la casa mandante siano iscritti o abbiano conferito mandato. Possono essere portati avanti la Commissione anche accordi già raggiunti per la ratifica degli stessi, o le controversie insorte nel tentativo di trovare una soluzione conciliativa.
Attualmente, il tentativo di conciliazione presso la Direzione provinciale del lavoro prevede rigidi formalismi nella procedura e nei termini da osservare, tanto da indurre l’agente a ricorrere all’assistenza di un professionista per la stesura dell’istanza che è identica ad un ricorso vero e proprio, uguale a quello che si dovrebbe depositare innanzi al Giudice. La conciliazione sindacale, invece, il cui istituto non è stato modificato dalla recente riforma introdotta dal “collegato al lavoro”, rimane esente da questi vincoli e continua ad essere una valida, rapida e altresì economica modalità di risoluzione delle controversie, mantenendo le caratteristiche che ne hanno garantito il successo fino ad oggi.   

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