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mercoledì 27 aprile 2011

NEGOZI CHIUSI IL PRIMO MAGGIO: SOLO NELLE ZONE TURISTICHE E IN QUALCHE COMUNE I COMMERCIANTI HANNO FACOLTA’ DI TENERE APERTO
Comunicato del 27 aprile 2011

Negozi aperti il primo maggio? In provincia di Vicenza saranno davvero pochi e fondamentalmente concentrati nei comuni turistici. Dal monitoraggio effettuato da Confcommercio Vicenza su circa la metà delle amministrazioni comunali della provincia (e che comprende comunque i comuni più importanti), le eccezioni alla chiusura festiva sono davvero poche.
Nel Capoluogo, ad esempio, le saracinesche dei negozi saranno abbassate, perché anche se il centro storico (nell’area delimitata dalle mura duecentesche) è individuato come “città d’arte”,  la facoltà di tenere aperti i negozi da parte dei commercianti durante le domeniche e i giorni di festa scatta proprio dall’8 maggio. Invece, sempre in quanto città d’arte o ad economia turistica, i negozi hanno la facoltà (non l’obbligo, va precisato) di tenere aperto il 1. maggio a Bassano del Grappa (all’interno delle mura), ad Asiago e nei comuni dell’Altopiano,  a Tonezza del Cimone, a Recoaro Terme e a Marostica.
Attività commerciali chiuse, però, in tanti altri grandi comuni della provincia, dove l’eventuale 1. maggio lavorativo avrebbe dovuto essere stabilito dall’Amministrazione comunale al momento di deliberare le 8 domeniche di deroga alla chiusura festiva concesse annualmente dal Decreto Bersani.
Secondo la rilevazione dell’Associazione di via Faccio, i negozi rispetteranno la festività del 1. maggio con la chiusura dell’attività, ad Arzignano, Chiampo, Lonigo, Montecchio Maggiore, Noventa Vicentina, Schio, Thiene, Torri di Quartesolo, solo per fare qualche esempio.
Pochissime le amministrazioni che invece hanno inserito la festività del 1. maggio tra quelle con apertura in deroga o che comunque avranno i negozi aperti.  Secondo Confcommercio si tratta dei comuni di Camisano Vicentino (per la concomitanza con il grande mercato domenicale), Longare, San Vito di Leguzzano, Valli del Pasubio (anche qui per la concomitanza con il mercato domenicale).
“La nostra posizione sulla chiusura festiva dei negozi è sempre stata chiara – è il commento di Andrea Gallo,  direttore della Confcommercio di Vicenza -: siamo infatti contro l’apertura indiscriminata dei negozi la domenica. Con l’ovvia eccezione, chiaramente, delle zone turistiche, dove non si può certamente far mancare un essenziale servizio ai visitatori e dove c’è tutto l’interesse degli imprenditori a tenere aperto. Di norma, però, l’auspicio della stragrande maggioranza dei nostri
associati è di far rispettare il riposo festivo e ciò anche nell’interesse dei dipendenti, che hanno diritto di dedicare i giorni di festa alle proprie famiglie. A questo proposito – conclude il direttore Gallo –  la nostra ultima rilevazione in materia ha confermato tale orientamento: infatti, ad una specifica domanda sull’attuale regime di deroga all’obbligo di chiusura domenicale, il 48,2% dei nostri associati lo ritiene ottimale e il 39,2 per cento addirittura troppo ampio. Per dire che gli stessi commercianti non hanno nessuna intenzione di aumentare le domeniche di lavoro, anche perché è dimostrato che questa possibilità, spesso, non fa lievitare gli incassi, ma in compenso fa crescere le spese, a cominciare da quelle del personale”.
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