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venerdì 08 aprile 2011

“PTCP, IL VOTO SEGRETO RAFFORZA
LE SPERANZE PER L’APPROVAZIONE
DI UN DOCUMENTO PRIVO
DI CONDIZIONAMENTI
E SCELTE DELETERIE”
Sergio Rebecca, presidente della Confcommercio di Vicenza, interviene sulla votazione finale del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale
Comunicato dell'8 aprile 2011

Il prossimo appuntamento, che andrà a scrivere un passaggio fondamentale del PTCP sul tema del futuro della distribuzione commerciale sul territorio, in particolare dell’area Cis, fa aumentare le aspettative della Confcommercio di Vicenza di vedere condivisa la constatazione secondo la quale, in provincia, non c’è davvero più spazio per nuove grandi strutture di vendita.
Secondo l’Associazione di via Faccio, infatti, se le priorità sono, innanzitutto, la salvaguardia del commercio di vicinato, ovvero piccoli e medi negozi a servizio della comunità nei centri storici, nei quartieri, e un equilibrato sviluppo del settore distributivo comprendente grandi, medi e piccoli punti vendita, non può essere inserita nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale nessuna ipotesi di apertura ad altri insediamenti della GDO.      
Va in questa direzione l’emendamento “Dal Monte”, sul quale i consiglieri provinciali saranno chiamati ad esprimersi con voto segreto e che mira a bloccare il via libera a grandi strutture di vendita o parchi commerciali lungo la Strada Statale 11 e quindi, anche nell’area Cis.
“Questo emendamento – dichiara Sergio Rebecca, presidente della Confcommercio di Vicenza -, nella confusione generale che ha caratterizzato la discussione degli articoli del Ptcp relativi al commercio, ha almeno il merito di mettere sulla questione un punto fermo, dal quale poi poter attivare una seria e costruttiva programmazione urbanistico-commerciale del nostro territorio. La votazione segreta  rafforza le nostre speranze di veder approvato un PTCP in cui prevalga la volontà di tutti di consegnare al Vicentino un documento di guida privo di condizionamenti e di scelte deleterie per il settore commercio e per la tutela dei nostri centri storici. I consiglieri potranno esprimersi secondo coscienza e siamo fiduciosi che ciò possa favorire un voto non contaminato da pressioni di alcun tipo, bensì fondato sull’effettiva comprensione dei motivi che stanno alla base della nostra “battaglia” sul CIS e in generale a favore di uno stop alla grande distribuzione lungo la Strada Statale 11. Le varie osservazioni e proteste da noi espresse in ogni sede su quanto si vorrebbe fare in quell’area - buttando all’aria il progetto di Centro Intermodale per privilegiare la logica speculativa del “commerciale” – le abbiamo sempre ribadite con la determinazione necessaria a sottolineare che non si possono accettare scelte condizionate da trame politiche o da interessi specifici”.
“Il PTCP – conclude Rebecca - è un documento di indirizzo di sviluppo della provincia, ma deve essere per uno sviluppo “trasparente”,  favorevole al territorio e alla sua collettività, in tutti gli aspetti. Quello dell’evoluzione del commercio è, come abbiamo sempre detto, un tema delicato, che va calibrato alle effettive esigenze della comunità, in relazione ai nuovi insediamenti abitativi, alla carenza di determinati punti vendita in aree già a destinazione commerciale, o alle previsioni di crescita di un’area vasta. E’ questa, a nostro avviso, l’unica logica che dovrebbe guidare le scelte politico-amministrative; il resto non riguarda lo sviluppo programmato e consapevole del commercio, ma altri obiettivi, estranei alle competenze della nostra associazione e che francamente non possiamo, né vogliamo, condividere”. 
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