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venerdì 21 gennaio 2011

DOPO L’ALLUVIONE SERVONO INTERVENTI IMMEDIATI. CONFCOMMERCIO VICENZA LANCIA “IL CONTAMESI”

Un grafico per monitorare, mensilmente, lo stato di avanzamento dei lavori che dovranno garantire la sicurezza idrogeologica al territorio vicentino ed evitare che si ripeta l’alluvione del 2010

Monitorare come gli enti competenti in materia intendono attivarsi affinché non si ripeta la drammatica alluvione di inizio novembre è l’impegno della Confcommercio Vicenza nella fase post alluvione.
Intervenire, prevenire, rimediare sono infatti le parole sulle quali tutti concordano, ma per dare concretamente sicurezza al territorio, fondamentali sono soprattutto i tempi con i quali devono essere realizzati tali interventi, per non esporre, cittadini ed imprese, ad un rischio che, come purtroppo si è visto, resta ancora molto alto. Da queste considerazioni nasce l’iniziativa dell’Associazione di via Faccio, denominata “Il Contamesi”, un contatore con l’avanzamento dei lavori “anti alluvione”, che ogni primo del mese, e fintantoché non verranno realizzati gli interventi previsti nel “Piano delle azioni di mitigazione del rischio idraulico e geologico”, sarà diffuso sui mezzi di informazione e darà conto dei tempi di esecuzione dei progetti programmati e visibilità agli atti concreti messi in campo per la messa in sicurezza del territorio vicentino. L’obiettivo è evidenziare quanto si sta facendo, ma anche quello che non si sta facendo, per evitare, come già accaduto in passato, che i rimpalli di responsabilità e la burocrazia rallentino o addirittura blocchino l’esecuzione di opere urgenti e indifferibili.

“Va riconosciuto al Governo, alla Regione e agli enti locali – spiega Sergio Rebecca, presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia di Vicenza – di essere intervenuti con tempestività ed efficacia nell’immediatezza del disastro. Gli ingentissimi danni che cittadini e imprese hanno subito impongono però che ora, a oltre due mesi dall’alluvione del 1. novembre 2010, vi sia l’impegno massimo di tutti affinché simili calamità non accadano più. Questa nostra iniziativa, oltre a mettere in luce un lavoro di monitoraggio del territorio che l’Associazione sta già facendo, ha l’obiettivo di sollecitare gli enti preposti affinché siano messi in cantiere, con la dovuta urgenza, tutti gli interventi necessari a garantire adeguati livelli di sicurezza idraulica alla nostra provincia”.

L’attenzione di Confcommercio Vicenza alla salvaguardia del territorio ha due motivazioni fondamentali: da un lato l’alluvione dello scorso 1. novembre e i successivi allarmi esondazione hanno danneggiato soprattutto, nel Vicentino, le imprese del commercio e del turismo, mettendo in grave difficoltà un settore importante per l’economia del territorio non solo per la ricchezza prodotta, ma anche per i livelli occupazionali garantiti.
Dall’altro va sottolineato quanto oggi basti qualche giornata di pioggia per mettere in apprensione un’intera provincia, generando un clima di allarme che non può e non deve divenire una costante, perchè incide negativamente sulla vivibilità delle nostre città e dei nostri paesi. “Con questo monitoraggio – afferma il presidente Rebecca - si vuole dunque dare visibilità all’impegno messo in campo per “realizzare prevenzione”, in un gioco di squadra nel quale ciascuno è chiamato a garantire il proprio apporto per evitare i ritardi e i mancati interventi nel campo della salvaguardia idrogeologica accaduti in passato e dare finalmente risposte concrete a cittadini ed imprese”.
Non sarebbe, infatti, la prima volta che sull’onda emotiva di un evento calamitoso si crea una vera e propria mobilitazione pubblica con il proliferare di idee e progetti a tutela del territorio, salvo poi constatare, col tempo, che le emergenze passano in secondo piano a fronte della mancanza di risorse o di intoppi burocratici. “Per questo – conclude Rebecca – daremo continuità a “Il Contamesi”, così da verificare, pur in estrema sintesi, la corrispondenza tra le previsioni sui tempi necessari alla realizzazione delle opere e il work in progress effettivo dei cantieri”.
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