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mercoledì 19 gennaio 2011

CONFCOMMERCIO VICENZA INTERVIENE SULL’APPROVAZIONE, DA PARTE
DELLA REGIONE VENETO, DEL PATI
DI MONTEBELLO
Comunicato del 19 gennaio 2011

“Siamo chiaramente contrariati per questa decisione che, almeno dal punto di vista urbanistico, dà il via libera ad una nuova area commerciale di vaste dimensioni di cui il territorio non sente alcun bisogno”. Questa la dichiarazione di Andrea Gallo, direttore della Confcommercio di Vicenza, sulla recente approvazione del Pati di Montebello, Gambellara, Montorso e Zermeghedo da parte della Regione Veneto.
“E’ dal 2005 – continua Gallo - vale a dire dalle nostre indicazioni espresse nella fase di concertazione sul piano di assetto del territorio del comune di Montebello Vicentino, che siamo decisamente impegnati a impedire la trasformazione commerciale del centro logistico CIS, poiché una nuova mega struttura di vendita, l’ennesima “cattedrale nel deserto” della periferia, andrebbe a sconvolgere i già fragili equilibri esistenti tra grande, media e piccola distribuzione, danneggiando irrimediabilmente i nostri centri storici”.
“E’ evidente la contraddizione tra questo provvedimento di approvazione del Pati di Montebello, Gambellara, Montorso e Zermeghedo, con al suo interno il progetto commerciale nell’area CIS, e le ripetute rassicurazioni da parte della Regione di voler salvaguardare il patrimonio veneto rappresentato dai centri storici e dalle attività commerciali che li rendono vivi e determinanti per la vita sociale delle città. Ma le motivazioni per dire “no” non sono solo nostre: sono state condivise e ribadite in un recente documento inviato alla Provincia dalle categorie economiche vicentine, nel quale viene anche evidenziato il forte impatto ambientale di nuovi centri commerciali su un territorio che è già saturo di tali strutture”.
“Quello che faremo nell’immediato – conclude il direttore di Confcommercio Vicenza - è di analizzare la norma approvata dalla Regione, valutando anche i margini per impugnare un provvedimento che, come detto, ci vede assolutamente contrari”.
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