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PISTA CICLABILE IN CORSO SAN FELICE COSI’ NON VA, SERVE UN NUOVO CONFRONTO TRA COMMERCIANTI E COMUNE
Comunicato del 23 dicembre 2010

“La situazione dei commercianti di corso San Felice e Fortunato è critica: ricevo numerose telefonate dai colleghi, continuo ad incontrare chi ha attività in zona e il quadro che esce dopo questo cambio viabilistico che ha visto l’introduzione della pista ciclabile è davvero sconfortante per i negozi e i pubblici esercizi della zona. Lo dico chiaramente: così non va e lo dimostra il fatto che più di qualcuno, a questo punto, sta pensando seriamente di chiudere”. Matteo Trevisan, presidente della Sezione 1 Centro Storico di Confcommercio Vicenza non ha dubbi: per ora la ciclabile si sta rivelando un problema non da poco per i negozianti della zona che, nella stragrande maggioranza dei casi, denunciano un vistoso calo degli affari dopo le modifiche fortemente volute dal consigliere delegato alla Mobilità Claudio Cicero. “Qui non si tratta di lamentele e di posizioni per partito preso – continua Trevisan -. Proprio per questo, per evitare polemiche fini a se stesse, stiamo monitorando la situazione con specifiche indagini e a breve saremo pronti a fornire alcuni dati significativi che permettono di inquadrare la situazione. Di certo dobbiamo avviare con urgenza un nuovo confronto con l’Amministrazione: la decisione di istituire questa pista ciclabile è stata calata dall’alto, anche se siamo riusciti ad ottenere alcuni essenziali correttivi, ma non si può pensare che la questione sia chiusa qui; anzi, direi proprio che alla luce di quanto sta accadendo va assolutamente riaperta. Non accettiamo, infatti, che una delle più importanti vie commerciali del nostro centro città corra il rischio dell’abbandono e del degrado”.
Dopo la pausa natalizia, dunque, la pista ciclabile di Corso San Felice e Fortunato tornerà al centro dell’attenzione, anche perché i commercianti hanno più volte segnalato all’Associazione non solo una penalizzazione sul fronte degli incassi, ma anche non pochi problemi di sicurezza per automobilisti, pedoni e gli stessi ciclisti (che ad esempio utilizzano la pista nei due sensi di marcia quando invece sarebbe a senso unico), oltre alle difficoltà dei clienti nel trovare parcheggio nonostante l’introduzione della così detta sosta breve, che evidentemente non sta compensando la cancellazione di alcuni parcheggi.
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